La replica di Cambia Verso: “Il Consiglio non è un’aula di tribunale”
“Trasformare il civico consesso in un’aula di Tribunale, alla ricerca del colpevole da porre sul banco degli imputati, è uno spettacolo al quale mai avremmo pensato di dover assistere”. Lo scrivono in una nota i consiglieri del gruppo Canbia Verso. Lo scambio fra maggioranza e opposizione arriva all’indomani della seduta del Consiglio comunale in cui è stato eletto il nuovo collegio dei Revisori dei Conti, dopo un tentativo dello scorso 30 settembre risultato nullo a causa di un errore materiale.
“L’atteggiamento del gruppo Insieme per Santa Croce, che in occasione del Consiglio Comunale di ieri sera, ha strumentalizzato un errore materiale commesso su una procedura tecnico-amministrativa, appare un tentativo oltremodo patetico e demagogico per politicizzare una questione che di politico ha ben poco – scrivono i consiglieri di maggioranza -. Se l’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri di minoranza non voleva rappresentare una mancanza di rispetto, di certo lo è stata l’aspra critica mossa nei confronti del lavoro degli uffici comunali. Mettere in discussione le capacità dei dipendenti e dei dirigenti che, quotidianamente e con diligenza, prestano il loro servizio per il bene della collettività appare un atteggiamento tutt’altro che rispettoso e decisamente lontano dall’etica e della morale che ogni uomo politico dovrebbe avere. Tutto questo appare ancora più triste se si pensa che i colleghi di minoranza hanno messo su questo teatrino per avere maggiore visibilità, fare sterile propaganda e ottenere un titolo di giornale”.
“Il Sindaco, in primis, ha chiarito quanto avvenuto relativamente alla delibera consiliare di elezione del collegio dei revisori dei conti: un errore materiale nella formazione degli elenchi da cui attingere ha reso necessario un intervento correttivo. Abbiamo preso atto dell’errore e ne abbiamo compreso la gravità – continua la nota di Cania Verso – ma abbiamo ritenuto doveroso svolgere il nostro compito per porvi rimedio, piuttosto che stigmatizzare l’eventuale colpevole. L’annullamento in autotutela della delibera consiliare contenente l’errore era infatti un atto dovuto, nonché consentito espressamente dalle legge: non procedere in tal senso, avrebbe arrecato al comune un pregiudizio ben maggiore”.
“Apprezziamo le scuse del Sindaco e ringraziamo il Segretario comunale per la dovizia con cui ha spiegato l’accaduto e le eventuali conseguenze, prendiamo le distanze dal tentativo di attribuire una responsabilità anche ai componenti della Giunta Comunale che, come dovrebbe essere noto, non hanno nessuna competenza in simili procedure. E’ giusto – conclude il gruppo di maggioranza nel suo intervento – che si prenda spunto dall’accaduto per auspicare che, in futuro, non si commettano ulteriori sviste e/o errori di sorta, ma ciò nella piena consapevolezza della buona fede e con il più assoluto riconoscimento della competenza e della dedizione con cui gli uffici comunali, quotidianamente, svolgono il loro compito”.