L’analisi del Pd: “Scuola, sicurezza: è un disastro ma nessuno fiata”
Il Partito Democratico di Santa Croce Camerina, a pochi giorni dall’inizio delle lezioni, torna sulle criticità affrontate da insegnanti, famiglie e studenti in questo avvio di anno scolastico e si sofferma sul silenzio delle forze politiche, a partire dall’amministrazione, rispetto ad alcuni temi ritenuti sensibili: “La questione sicurezza già sopita, l’asilo chiuso, la scuola con i doppi turni. Ma tranquilli – dice la nota – il sindaco rassicura la cittadinanza, tutto va bene, il paese è sicuro, le scuole sono in fase di un restyling epocale, grazie ai fondi del Pnrr, arriveranno anche (quando?) dei moduli prefabbricati. Fiore all’occhiello – scrive il Pd – la stagione estiva appena trascorsa. Punta Secca animata da spettacoli, feste ecc, abbellita da una porta azzurra che si apre al mare, senza bagnini. Cosa volere di più? Avete sentito qualcuno osare lamentarsi? Aveto letto articoli o dibattiti infuocati su questi argomenti o altri importanti? Per fare un esempio, la variante al Prg o i parcheggi a pagamento? Silenzio, siamo nel paese dei balocchi!”
“Feste partecipatissime, eventi, viaggi e missioni istruttive per tutti, con foto che immortalano cotanto impegno. Nessuno protesta nè si indigna per i problemi che, archiviata l’estate festaiola, riguardano i nostri piccoli di scuola materna, elementare, le loro famiglie e quant’altro – recita ancora la nota del Partito Democratico -. Questa grave situazione non è scoppiata all’improvviso, si poteva pianificare tutto nei tempi giusti, evitando questi prevedibili disagi. Un silenzio assordante avvolge questo paese, nessuno parla, tacciono i talentuosi e un tempo prolifici commentatori fb, onniscienti e ricchi di geniali soluzioni. Oggi finalmente è cambiato verso, tutto va bene, i picciuotti lassatili travagghiari queti, i cittadini non sono informati di nulla, ma loro sì, sanno bene quello che fanno. Inseguire vetrine, sgomitare quando c’è da fare passerelle politiche, sfuggendo ed ecclissandosi quando ci sarebbe da metterci la faccia per assumersi scomode responsabiltà. E non sono poche!”.