Altra tegola su Iblea Acque: “Danno all’erario per 285 mila euro”
Il comitato sul controllo analogo della società Iblea Acque rende noto che il legale incaricato di redigere un apposito parere pro veritate ha espresso opinione secondo cui la carica di amministratore della società può essere attribuita a un soggetto già collocato in quiescenza unicamente se a titolo gratuito, cosa che avviene dallo scorso febbraio. Il riferimento, naturalmente, è all’ing. Franco Poidomani. A diffondere la nota in questione il Comune di Ragusa. Il comitato ha quindi richiesto all’amministratore unico di convocare l’assemblea dei sindaci soci per discutere la questione ed assumere i provvedimenti conseguenti. La convocazione è fissata per i primi giorni del prossimo mese di settembre.
Intanto il consigliere comunale di Ragusa, Gaetano Mauro ha tenuto una conferenza stampa per richiamare l’attenzione sulle gravi irregolarità amministrative emerse nella gestione di Iblea Acque Spa, la società costituita dai Comuni della provincia di Ragusa per la gestione del servizio idrico integrato. Mauro ha denunciato la percezione illegittima di compensi pubblici da parte dell’amministratore unico della società, l’ing. Franco Poidomani, in quanto in quiescenza dalla pubblica amministrazione e ha chiesto la sua immediata rimozione. “Chiedo al comitato del controllo analogo, composto dai sindaci, la revoca immediata dell’ing. Franco Poidomani e la nomina di un nuovo consiglio di amministrazione attraverso procedure di selezione pubbliche e trasparenti. Basta con le nomine basate su relazioni personali”, ha dichiarato Mauro.
Il consigliere ha inoltre richiesto le dimissioni del sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, presidente del comitato di controllo, accusandolo di non aver svolto il suo dovere di vigilanza. Mauro ha sottolineato come, nell’ultimo anno, abbia più volte denunciato la violazione delle normative che prevedono che l’incarico dell’amministratore unico debba essere svolto a titolo gratuito. Recentemente, un parere legale, richiesto dal Comune di Ragusa e finanziato con denaro pubblico, ha confermato che il conferimento dell’incarico all’ing. Poidomani ha causato un danno erariale stimato in circa 285 mila euro. Mauro ha ricordato che già a febbraio scorso la Regione Siciliana aveva ammonito i sindaci iblei e stigmatizzatone il comportamento, per aver nominato un amministratore in quiescenza dalla pubblica amministrazione, in violazione delle normative. Nessun sindaco, ad eccezione del primo cittadino di Acate, Gianfranco Fidone, avvocato amministrativista, ha mai obiettato sulla questione.
“In Iblea Acque – ha continuato Mauro – regna una confusione amministrativa preoccupante. Incarichi dirigenziali in palese violazioni di legge, concorsi annullati e mai rifatti a seguito delle irregolarità che abbiamo fatto emergere, con gli assunti che ancora stanno al proprio posto. Adesso basta. Vogliamo che si fermi questa deriva. Siamo pronti, in mancanza di riscontri a breve, ad attuare eclatanti forme di protesta. Informeremo la Magistratura penale e contabile”.