Punta Secca dai due volti: c’è chi festeggia e chi mangia la polvere
Il parcheggio di Punta Secca che sorge alle spalle del supermercato Conad, nonché l’unico parcheggio gratuito (e spazioso) rimasto nella borgata, in questi giorni ha sollevato polemiche a non finire. A causa del turbinio di auto che lo investe, specie nei weekend, molti residenti che si affacciano su via Gronchi si ritrovano a respirare polvere: “E poi queste auto si muovono. Girano e rigirano all’interno, cercando o lasciando il parcheggio, sollevando nuvole di polvere. Polvere che noi sventurati respiriamo – si legge in un commento apparso sui social – Noi che abitiamo attorno a questo insalubre posto. Aiutateci. Abbiate pietà”. Anche l’avvocato Manlio La Ciura segnala “danni enormi per la salute degli abitanti e dei bagnanti che posteggiano. E questa me la chiamate vacanza gioiosa? Questa è una vergogna ed è la prova dello stupro perpetrato ogni giorno nelle nostre borgate. Ma tant’è: o non si vuole vedere o si fa il tifo, nel secondo caso mi arrendo, alla squadra del cuore si perdona tutto, la verità però è tutta un’altra”.
Il parcheggio “polveroso”, in effetti, suscita reazioni contrarie. C’è chi all’Amministrazione è disposto a perdonare tutto in cambio di un festino. E chi, invece, non si arrende alle conseguenze – palesi – di una pianificazione carente, mandata in crisi dalla rinuncia forzata all’altro parcheggio di corso Mediterraneo (gli anni scorsi a pagamento). “Venite a trascorrere un po’ di tempo in veranda – si legge in un altro commento su Facebook – passate la mano sul davanzale dopo cinque minuti che avete pulito, passate una mano sulle sedie, porte e via dicendo… Se questo è ciò che è visibile agli occhi, figuratevi cosa siamo costretti a inalare quotidianamente. Ecco solo dopo tutto questo venitemi a fare la morale o arrogatevi il diritto di esclamare “E’ solo un po’ di polvere!”. Il silenzio dei residenti è terminato, ma non per fare un torto al primo cittadino che sì ha ereditato questa problematica, è vero, ma ciò non lo esula dalle responsabilità di intervento immediato. Quando si sale sulla macchina amministrativa si prende il pacchetto completo”.
Ora che sull’estate scorrono (quasi) i titoli di coda, sarà facile rimuovere temporaneamente le polemiche. Ma il destino di Punta Secca difficilmente potrà affrancarsi dalla ricerca di soluzioni adeguate per garantire condizioni di viabilità e traffico decenti. Il servizio navetta che ha accompagnato alcune serate estive è solo un palliativo rispetto all’utilizzo dell’auto sempre più incessante, e talvolta irrinunciabile, da parte di residenti e turisti che affollano la borgata. Anche se adesso l’obiettivo non è soltanto garantire il parcheggio delle auto, ma tutelare la salute delle persone. Per questo non basteranno i silenzi e le foto dei tramonti mozzafiato.