Un Consiglio dimezzato. Il sindaco tira dritto, l’opposizione contesta
“La concessione delle zone blu e le docce con gettoniera, con l’introduzione di un abbonamento mensile di 30 euro per i residenti che consentirà anche la sosta negli stalli a pagamento. Sono alcune delle novità, in vista della stagione estiva, che sono state approvate ieri dal Consiglio comunale di Santa Croce. “Stiamo programmando l’estate da tempo – dice il sindaco Peppe Dimartino – e i risultati, come la pulizia delle spiagge, il rafforzamento dei mezzi e delle risorse per l’igiene urbana, ma anche il montaggio degli accessi e delle passerelle, sono sotto gli occhi di tutti. A fronte di ciò, non possiamo non dispiacerci del fatto che, nonostante l’ampia collaborazione dimostrata e la volontà di dialogo sempre viva, alcuni rappresentanti dell’opposizione abbiano strumentalmente polemizzato sui tempi (perfettamente rientranti nelle norme) di questo Consiglio senza entrare nel merito dei temi. Noi continuiamo a lavorare per il bene della città”. Approvate inoltre le proroghe delle concessioni cimiteriali, le variazioni di bilancio che porteranno anche a interventi importanti come l’asfaltatura del collegamento Santa Croce-Punta Braccetto.
La replica dell’opposizione
“Il sindaco ha smentito i ritardi nell’allestimento dei servizi della stagione estiva, eppure ha avvertito l’esigenza di convocare un Consiglio comunale “urgente”, con pochi giorni di preavviso, senza consultare la conferenza dei capigruppo e senza tener conto delle esigenze manifestate dall’opposizione”. Lo scrivono in una nota i consiglieri comunali di Insieme per Santa Croce Gaetano Riva, Alessio Mandarà e Piero Mandarà, l’unico a partecipare alla seduta (data l’impossibilità dei colleghi). Quest’ultimo, in segno di protesta, è uscito dall’aula dopo aver letto una breve dichiarazione: “Le nostre prerogative di partecipazione sono state di nuovo calpestate. Non è più tollerabile”.
“Avremmo voluto contribuire in maniera costruttiva alle determinazioni dell’aula – sottolineano i consiglieri -, ma ancora una volta ci ritroviamo tagliati fuori per una tempistica cervellotica imposta dal primo cittadino al presidente del Consiglio, e accolta da quest’ultimo senza colpo ferire. Agnello ha confermato che è garante dei regolamenti, ma di certo non lo è delle opposizioni. Sul sindaco non abbiamo altro da dire, se non denunciare il falso buonismo di cui le sue parole sono intrise: dopo essersi assunto le responsabilità delle sue scelte (politiche), si assuma quelle della sua giunta, che è arrivata a giugno con l’acqua alla gola e senza una previsione netta e inequivocabile su come sarà la stagione estiva. Aver montato le passerelle sugli arenili non significa aver esaurito i propri doveri da amministratore: la procedura ed evidenza pubblica per l’assegnazione del servizio di gestione delle strisce blu e delle docce a gettoniera andava indetta per tempo e senza correre il rischio di un’altra gara deserta, come avvenne lo scorso anno”. “Prima di definire le nostre polemiche “strumentali” – aggettivo a cui è particolarmente affezionato – faccia ammenda per la sua prepotenza istituzionale, e poi magari ne riparliamo”.
“Non lo meriterebbe neppure, ma un’ultima riflessione – concludono – riguarda la consigliera Fidone, che ha rimproverato il suo ex gruppo consiliare per “l’abitudine ad abbandonare l’aula”. La consigliera è l’ultima a poter elargire lezioni di moralità o di qualsiasi altra natura, avendo tradito la fiducia dei suoi elettori cambiando casacca”.