Il sindaco difende i vigili: “Hanno agito per ottenere un’intesa pacifica”
A seguito della lettera del signor Luca N., indirizzata al sindaco di Santa Croce e pubblicata dal nostro giornale, il primo cittadino di Santa Croce, Peppe Dimartino, ci ha fatto pervenire una replica che riportiamo nella sua interezza. Dimartino difende l’operato della Polizia Municipale, precisando che – nel caso dei turbolenti rapporti di vicinato in contrada Finaiti, a Casuzze – “non è stata mai menzionata agli operatori alcuna minaccia di aggressione fisica o minaccia di morte che avrebbe portato ad azioni conseguenti gli operatori”. E aggiunge che “vista la situazione di tensione tra vicini gli operatori del Corpo hanno agito con coscienza, responsabilità e come avrebbe fatto un “buon padre di famiglia”, ossia cercando un compromesso tra le rispettive esigenze nell’ottica di una pacifica intesa di vicinato volta ad allentare le tensioni sorte tra i due uomini”. Ecco il testo completo della missiva del sindaco.
Gentile Direttore, Gentile Redazione
La seguente nota è inviata a titolo di replica rispetto alla missiva, firmata dal cittadino Luca N., pubblicata sulla vostra testata lo scorso 21 maggio 2024.
“Il contenuto della missiva, firmata dal cittadino Luca N., risulta grave, lesivo e diffamatorio nei confronti del Corpo della Polizia Municipale di Santa Croce Camerina. Una volta letto quanto sostenuto dal cittadino Luca N. abbiamo chiesto una relazione dettagliata dei fatti al Comandante della Polizia Municipale e agli Ispettori in servizio coinvolti nella vicenda e possiamo fare chiarezza a beneficio sia dei soggetti coinvolti nella vicenda sia dei cittadini di Santa Croce.
Innanzitutto precisiamo che il cittadino riferisce delle interlocuzioni del padre con un sedicente “Tenente”, una circostanza che non corrisponde a verità poiché non vi è alcun componente del Corpo con tale grado. Altra circostanza che non risulta veritiera è la richiesta inevasa di un confronto con il personale della Polizia Municipale e/o con il Comandante del Corpo: non sono pervenute comunicazioni mail, pec o telefoniche in questo senso.
Fatte le, prime, dovute precisazioni tengo a ribadire la stima e la fiducia nel Corpo della Polizia Municipale di Santa Croce costituito da uomini e donne che, nonostante le esigue risorse di personale disponibile, si impegnano in maniera indefessa per la cittadinanza mostrando sempre un comportamento corretto ed esemplare nei confronti degli utenti.
Anche nel caso del cittadino Luca N. i componenti del Corpo hanno dato seguito ai principi, sempre dimostrati, di correttezza che contraddistinguono il loro operato. Si sono resi disponibili, una volta ricevuta la prima chiamata da parte del padre del signor Luca N., a fornire tutti i chiarimenti necessari in merito alle ordinanze vigenti e alla normativa che regolamento limiti di rumorosità ed emissioni sonore.
Una chiamata dai toni cortesi e i componenti della Polizia Municipale – avendo appreso da parte del cittadino che vi era stato un battibecco con il vicino, proprio relativamente ai lavori effettuati con il decespugliatore – hanno ribadito la loro disponibilità a fornire ulteriore supporto. Non è stata mai menzionata agli operatori alcune “minaccia di aggressione fisica” o “minaccia di morte” che avrebbe portato ad azioni conseguenti gli operatori.
Il supporto della Polizia Locale si è nuovamente manifestato con una seconda telefonata ove il padre del signor Luca N. aveva lamentato nuovi insulti e rimbrotti da parte del vicino per i lavori eseguiti e, così, gli operatori della Polizia Municipale hanno chiesto di poter parlare telefonicamente proprio con il vicino chiarendo che non vi era alcuna trasgressione delle norme in atto.
Vista la situazione di tensione tra vicini gli operatori del Corpo hanno agito con coscienza, responsabilità e come avrebbe fatto un “buon padre di famiglia”, ossia cercando un compromesso tra le rispettive esigenze nell’ottica di una pacifica intesa di vicinato volta ad allentare le tensioni sorte tra i due uomini.
Proprio in quest’ottica di risoluzione bonaria della controversia, dopo aver interloquito con il vicino, gli operatori hanno chiesto al padre del signor Luca N. l’eventuale possibilità di poter posticipare i lavori in un altro momento. Possibilità colta favorevolmente proprio dal signore e che ha segnato la conclusione della chiamata. L’intervento degli operatori quindi ha cercato di spingere entrambi i soggetti ad un comportamento comprensivo delle rispettive esigenze.
La nostra amministrazione è al fianco dei cittadini e sempre pronta a fornire tutti i chiarimenti necessari così come è al fianco del Corpo della Polizia Municipale e di tutti i dipendenti comunali poiché essi operano con spirito di servizio, correttezza e abnegazione.
Invito, infine, l’estensore della missiva indirizzata anche alla vostra testata di sporgere formale denuncia per le minacce di morte che avrebbe subito il padre. Come sempre ci rendiamo disponibili a qualsiasi ulteriore chiarimento in merito poiché tutelerò sempre il Comune e i suoi dipendenti da qualsivoglia esternazione lesiva della loro dignità e dal carattere diffamatorio.
Il Sindaco,
Arch. Giuseppe Dimartino