Via Nenni e il parcheggio di troppo: “Si valuti di estendere area pedonale”
“Spett.le Redazione, mi corre l’obbligo di dare un seguito alla mia lettera aperta al Sindaco, oggetto del Vs. articolo dello scorso 21 agosto intitolato “Quel parcheggio toglie spazio ai disabili” con cui estendevo alla platea dei lettori la mia accorata richiesta di spostare in altra zona (opportunamente suggerita) un parcheggio di motocicli improvvisamente sistemato all’interno del varco ZTL e in adiacenza ai civici 24 e 26 della via Pietro Nenni, rispettivamente abitazioni stagionali di due persone disabili, le quali potevano in precedenza godere di qualche ora di svago, sedute davanti la porta di casa, senza il “… continuo vespaio di moto in arrivo e in partenza fino a tarda sera, con l’aggiunta dello spregevole senso di inciviltà dei conduttori che quasi sempre eseguono le manovre col motore acceso, “regalando” rumori e gas di scarico indirizzato in faccia …””. Comincia così la lettera di Maurizio Fidone, indirizzata a Santa Croce Web, che riportiamo integralmente.
“Orbene – prosegue Fidone – le recenti modifiche sperimentali della viabilità nella frazione di Punta Secca – all’insegna del “processo di valorizzazione dei nostri luoghi e promozione turistica del nostro territorio” nonché “attentamente studiate in collaborazione con la Polizia Municipale” – di cui ho avuto cognizione nel Vs. puntuale articolo di giorno 17 u.s. mi aggiornano anche sugli sviluppi della criticità da me illo tempore posta all’attenzione e al riscontro dell’Amministrazione, sviluppi che sembrano aver assunto i contorni di un infelice e silente epilogo: i contorni sono quelli dell’area blu sulla vista aerea che interessa c.so A. Moro e via G. Verdi (Nuova Area pedonale) e precisamente quel lato adiacente ai due civici 24 e 26 della via Pietro Nenni, lato che esclude dalla “Nuova Area pedonale” la relativa porzione di strada e, conseguente, che mantiene attivo il parcheggio de quo.
Signor Sindaco, nella convinzione di un’apertura al dialogo e ai suggerimenti da parte anche di singoli cittadini (apertura peraltro da Ella professata nell’articolo sulla nuova viabilità), pur tuttavia nella consapevolezza che interessi secondari possono essere legittimamente sacrificati negli stretti limiti in cui ciò sia necessario per il soddisfacimento del pubblico interesse primario, avevo illo tempore palesato l’interesse alla tranquillità di persone disabili (una di queste era mio padre, nel frattempo deceduto; adesso è mia madre, assieme alla vicina di porta) quando siedono all’aperto e in prossimità dell’ingresso di casa, interesse secondario contrapposto al motivo primario di un parcheggio di motocicli che permette, soprattutto ai più giovani, l’ingresso nell’area ZTL (prossima area pedonale) senza muovere neppure un passo a piedi per raggiungerla; avevo anche suggerito lo spostamento del parcheggio in un tratto di strada molto vicino, equidistante rispetto al varco ZTL e compreso tra due passi carrabili (una porzione di strada che al momento accoglie un lungo stallo a pagamento per automobile e che soprattutto non si sovrappone ad alcuna porta d’abitazione).
Aggiungo che le persone disabili – in relazione a questo interesse secondario, certamente meritevole di tutela seppur in conflitto con l’interesse primario del parcheggio per motocicli – speravano e credevano in un Suo personale intervento in loco, nella circostanza di una delle Sue ripetute visite nella borgata, finalizzato ad appurare il grado del disagio lamentato e ad assicurare, magari con una stretta di mano, l’impegno a una soluzione alternativa. Non avendo finora ottenuto alcuna risposta sulla possibilità di spostare il parcheggio, così da garantire comunque l’interesse primario senza danneggiare quello secondario, appare legittimo chiederLe se sia stato attuato il corretto esercizio della discrezionalità amministrativa, “ponderazione comparativa” di interessi pubblici e privati in conflitto, così da poter escludere una scelta operata nell’ambito del mero arbitrio.
Mi rivolgo anche a ciascun lettore per chiedere di esprimere un parere riguardo all’inclusione o meno della porzione di strada corrispondente a quei due civici, così da eliminare quel dissonante parcheggio per motocicli dalla piazzetta antistante la casa del Commissario, una piazzetta che peraltro è all’ingresso della nostra amata borgata (anche solo con un “SI” per aderire o con un “NO” se si è contrari; ovviamente l’invito è rivolto anche ai motociclisti che arrivano fino alla piazzetta per parcheggiare)”.