Iblea Acque, concorsi e scandali. Mauro: “Laurea richiesta non esiste più”
Le procedure di selezione indette da Iblea Acque per reclutare personale non lasciano sereno il consigliere comunale di Ragusa, Gaetano Mauro (Generazione). La società in house dell’Ati, Associazione Territoriale Idrica di cui fa parte anche il Comune di Santa Croce, dopo l’imposizione di tariffe forfettarie e non basate sui reali consumi, continua a non brillare per trasparenza: “Per partecipare alla selezione pubblica indetta dalla società Iblea Acque – denuncia Mauro in una nota – si richiede una laurea che non esiste più nell’ordinamento universitario. I nuovi concorsi, quelli rifatti dopo le nostre denunce, sono stati costruiti praticamente su misura”.
“L’avviso per una selezione pubblica per l’affidamento dell’incarico ad un dirigente tecnico, stavolta, ha previsto una laurea, quella in Ingegneria civile sezione Idraulica, che non esiste piu da 15 anni. Già, non esiste più negli ordinamenti universitari. Siamo alle comiche. Questa laurea però, casualmente mi viene da dire, è la stessa conseguita da chi oggi riveste il ruolo di dirigente presso la Iblea acque che, essendo entrato con vecchi concorsi illegittimi, dovrà partecipare a questo nuovo avviso pubblico per essere riconfermato. Lui può!”
Una sospetta coincidenza – chiosa il consigliere Mauro – che invoca l’intervento della Magistratura. “Tutto questo è ovviamente ancora una volta illegittimo e pertanto chiediamo l’annullamento degli avvisi pubblici e pretendiamo che i sindaci iblei, questa volta, revochino l’incarico dell’amministratore Unico di Iblea acque. Riteniamo anche opportuno che il sindaco Cassì si dimetta da presidente del comitato sul controllo analogo di Iblea acque, atteso che aveva il compito di vigilare sul corretto operato di questa società e non lo ha fatto o lo ha fatto male. Questa nostra battaglia non riguarda soltanto degli incarichi ma vuole far comprendere alla nostra città ed anzi a tutta Provincia di Ragusa che è giunto il momento di puntare sui più bravi e non sui più fedeli”.