L’avventura di Cabibbo in Svizzera: scuola, basket e l’Eurolega come sogno
Nell’intervista a cuore aperto sul Corriere del Ticino, Salvatore Cabibbo, conosciuto anche in Svizzera come “Totò”, ripercorre gli anni della sua carriera da cestista: “Di ruolo guardia, ma non ero un granché. Non sono mai andato oltre la Serie C, però ero già un allenatore in campo: motivavo i compagni, cercavo di portare positività. Di questa cosa sono molto orgoglioso. Nelle mie squadre vorrei sempre avere giocatori così”. Cabibbo, che ha trascorso gli anni più importanti della sua carriera in campo a Santa Croce, oggi è assistant coach a Massagno, nella Serie A elvetica, e per qualche partita farà il supplente di Robbi Gubitosa.
Il giornalista Fernando Lavezzo ripercorre i vari momenti della “seconda carriera” di Cabibbo lontano dalla Sicilia: nel 2016 approda in Ticino come assistente di Nicola Brienza ai Tigers. Nel 2017 è diventato il vice di Gubitosa a Massagno. Nel 2019 è tornato a Lugano come capo allenatore. Poi, nel 2022, il ritorno di fiamma con la SAM. Come mai – chiede il giornalista – sei così conteso dalle nostre due squadre di Serie A? “Bisognerebbe chiederlo ad altri – è la risposta di Totò -. Forse vengo apprezzato per il mio carattere. Sono un tipo puntiglioso, ci tengo a fare le cose per bene. Anche se di mestiere sono un insegnante, per me fare l’allenatore o l’assistente allenatore di basket è una cosa molto seria. Voglio essere il più professionale possibile”.
Cabibbo si divide fra scuola e campo. Al mattino insegna a Como, dal 2012, anche se “fortunatamente, su mia richiesta, ho ottenuto di non insegnare mai alla prima ora, così ho tutto il tempo per accompagnare i miei due bambini a scuola. Inizio a lavorare alle 8.50, finisco alle 13.30 o alle 14.20, poi vado a recuperare Giuseppe, il figlio più grande. Andiamo a casa insieme, gli preparo da mangiare e alle 15.00 parto per Massagno. Dopo l’allenamento, affronto l’immancabile coda per tornare a Lipomo, dove abito. Arrivo verso le 20.00, ceno in famiglia e quando i piccoli sono a letto mi metto al computer per analizzare le partite e preparare i video da mostrare ai giocatori. Sono le mie giornate tipo dal lunedì al venerdì. Nel weekend c’è la partita”.
L’obiettivo (che non è mai diventata un’ossessione) è tornare a fare il capo allenatore, magari sempre a Massagno. Ma Totò non ha mai rinunciato ad imparare: “Tutto è iniziato frequentando on-line, per un periodo di sei mesi, l’accademia degli allenatori di Eurolega, scoperta grazie a un annuncio su Facebook. In questo modo – continua al Corriere del Ticino – ho conosciuto tante persone e ho avuto la possibilità di svolgere degli stage in alcuni club di Eurolega. Negli ultimi tre anni, ho assistito a otto allenamenti dell’Olimpia Milano. Avrei dovuto fare uno stage da loro, ogni mattina, sull’arco dell’intera stagione, ma alla fine è saltato perché un assistente dei Milwaukee Bucks ha preso il mio posto (ride, ndr). Dovrò pazientare, sono in lista per l’anno prossimo”. Il segreto è noto a chi lo conosce da tempo: “Ho tanta passione, sì, ma anche l’obiettivo di raggiungere quei livelli. Il mio sogno è poter entrare, un giorno, nello staff di una squadra di Eurolega. Intanto mi preparo, così, se il sogno si avverasse, saprei già cosa aspettarmi”. LINK ALL’INTERVISTA COMPLETA
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