Il fumo dilaga, nessuno muove un dito. P.Secca ostaggio di una cappa
Giovedì, secondo la ricostruzione del sindaco Dimartino, si sarebbe trattato di un incendio appiccato presso un terreno in c.da Comuni, a poche centinaia di metri dall’ingresso di Punta Secca. Ma nella borgata a mare, passati i bollori delle feste, non è rimasto che il fumo. L’aria, da qualche sera, è irrespirabile. Colpa delle numerose fumarole che agricoltori senza scrupoli continuano ad appiccare per liberarsi di sterpaglie e residui agricoli. I controlli sono inesistenti, e non basta qualche sporadico episodio di repressione.
A fotografare la situazione, ormai fuori controllo, sono parecchi utenti sui social: “Occorre evitare che il nostro territorio si trasformi in “Terra dei fuochi” come in Campania, dove le discariche a cielo aperto vengono dolosamente incendiate notte tempo: la salute dei residenti viene compromessa per sempre”, dice una utente. “E’ così da mesi e mesi – segnala un’altra ragazza-. Abito a Cannitello e tutte le mattine io e il mio ragazzo ci alziamo con mal di testa, occhi che bruciano e con l’aria irrespirabile. Ogni mattina decine e decine di chiamate alle varie pattuglie, ma fanno lo scarica barile. Non si può continuare più così”. Continuano le proteste: “Ma quali controlli, siamo abbandonati da tutti. Nessuno che vigila per quello che fanno: c’è lo schifo e paghiamo le tasse per cosa… Non è cambiato nulla, che vergogna”. Qualcuno reclama l’intervento dell’opposizione (“C’è o dorme”), dato che quello dell’Amministrazione ha già deluso le aspettative.