La minoranza contro Agnello: “Il presidente del Consiglio è inadatto”
“La conduzione dei lavori del Consiglio comunale è arrogante e di parte e questo non aiuta il sereno confronto tra gli schieramenti”. Lo dicono i consiglieri di ‘Insieme per Santa Croce’ dopo la seduta del Consiglio Comunale durante la quale, fra le altre cose, si è assistito all’adeguamento delle indennità degli amministratori (sindaco, assessori e presidente del Consiglio) e al respingimento di una mozione dell’opposizione che chiedeva di destinare gli aumenti, fissati da una delibera di giunta del 18 agosto, a un fondo di solidarietà. “Il Presidente del Consiglio, seppure espressione della maggioranza, dovrebbe essere imparziale, equo e dialogante con tutti. O, quanto meno, dare l’impressione di ricoprire l’incarico in maniera super partes – scrivono i consiglieri del gruppo di minoranza -. Invece, com’è accaduto mercoledì, si erge ad avvocato difensore dell’amministrazione e con saccenza risponde al posto degli amministratori. Agnello sta dando prova di essere inadatto a ricoprire questo ruolo perché non garantisce in egual misura tutte le parti politiche nell’esprimere le proprie posizioni. Il suo comportamento non è consono alla funzione rivestita e pertanto non riteniamo corretto tacere riguardo a questi atteggiamenti”.
A tenere banco è l’adeguamento delle indennità. “Hanno presentato un emendamento che cancellava in toto il testo della nostra mozione, a favore di una sintesi che lascia alla “coscienza” di ogni amministratore/consigliere la possibilità di tenere o devolvere in beneficenza l’importo delle indennità. Ma a che serve mettere per iscritto che chi vuole devolvere può farlo secondo coscienza, giacché è legalmente fattibile? La nostra mozione, di fatto, era intesa come obbligo a devolvere e non come scelta libera per dare un chiaro segnale ai cittadini: amministrare o servire come consiglieri il proprio paese è un dovere e una scelta fatta nel momento della candidatura. Non un lavoro. Forse l’emendamento serviva a camuffare il vero problema: cioè il cospicuo aumento delle indennità di sindaco, assessori e presidente del Consiglio comunale. Adesso spieghino alla gente, con chiarezza, se questo aumento era opportuno; spieghino ai cittadini di Santa Croce e ai loro elettori che la legge nazionale n.234 prevedeva l’opzione di aumentare le indennità degli amministratori, ma non imponeva a nessun Comune di farlo. Era un atto del tutto facoltativo. Considerando l’inflazione galoppante e la grave crisi economica cui andremo incontro, l’Amministrazione comunale targata “Cambia Verso” dimostra di tutelare in primo luogo le proprie tasche e i propri interessi”.
“Infine – scrivono i consiglieri di ‘Insieme per Santa Croce’ – ribadiamo di essere contrari alla proposta deliberativa di “anticipazione somme a Iblea Acque SPA” per ulteriori 28 mila euro. Nessuno nega il diritto alla retribuzione dei lavoratori che transitano da un’azienda privata a un’azienda di nuova costituzione a partecipazione pubblica; tanto meno la legittimità di un versamento extra per ragioni che perseguono finalità di pubblico interesse. Ma in assenza di programmazione, lungimiranza, chiarezza e tutela dei cittadini non c’erano elementi sufficienti per esprimere voto favorevole. Ci chiediamo come mai il nostro Comune debba versare questa cifra senza chiamare in causa i restanti comuni dell’ATI, come da Statuto, sui problemi gestionali di Iblea Acque. Non è normale che venga utilizzato il bilancio comunale per anticipare circa 60 mila euro, in due tranche, a questa società, pur con le garanzie di restituzione che l’amministrazione ha ottenuto”.
Anche il collettivo ‘Più Santa Croce’ contro il presidente del Consiglio
“Come volevasi dimostrare! Ti pareva che anche lui, il Presidente del Consiglio comunale, non si aumentasse l’indennità? Figuriamoci! Al suo predecessore, poco più di un anno fa, lo invitava a ridursi l’indennità di carica, adesso, lui se l’è abbondantemente AUMENTATA! Ingannati e raggirati quei cittadini che avevano creduto in questa compagine politica, impegnata ora a cambiare il “verso” solo alle loro tasche!! A noi sembra ingiusto sperperare i soldi dei contribuenti in questo modo!”. Lo scrive sui social il collettivo civico ‘Più Santa Croce’.