Calcio, poker del Modica a Santa Croce. Galfano “salva” venti minuti
Pronostico rispettato in pieno e qualificazione virtualmente chiusa da un cinico Modica, che agilmente ha battuto un incerottato Santa Croce: 1-4. La squadra di mister Betta ha confermato tutto quel che di buono si dice sui rossoblù della Contea, che forti di una rosa di giocatori di tutto rispetto, hanno imposto il loro gioco chiudendo i conti già nella prima frazione di gioco. Il Santa Croce di mister Angelo Galfano, invece, è da considerarsi ancora rivedibile e la situazione di emergenza (le assenze si sono fatte sentire sensibilmente) e la condizione fisica ancora non al meglio, ha influito fortemente sulle sorti della gara.
Nessuna attenuante, però, per mister Angelo Galfano che alla vigilia aveva sottolineato di voler sfruttare questo turno di Coppa per testare il livello atletico della sua squadra. La gara, pur condizionata dal forte caldo, ha offerto un gradevole spettacolo ai presenti al ‘Kennedy’ e dopo dieci minuti è stata sbloccata dalla rete di Prezzabile su assist di Palermo. I modicani spingevano sull’acceleratore e approfittando del momento di appartamento dei biancazzurri giungevano al raddoppio con Randis alla mezz’ora. Quattro minuti dopo, addirittura, triplicavano sempre con Prezzabile, ma, dopo un giro d’orologio il Cigno accorciava le distanze con un colpo di testa del neo acquisto Iddrissa Camara. Nella ripresa Galfano operava dei cambi che davano maggiore verve al Santa Croce, tant’è che per i primi venti minuti schiacciavano i modicani nella propria metà campo, senza, comunque creare pericoli di rilievo. La rete di Savasta al 20′ chiudeva i giochi e la stanchezza prendeva il sopravvento sui ventidue in campo.
Di seguito il commento di mister Angelo Galfano: “Ero consapevole che la nostra condizione non era al massimo, ma, sinceramente mi aspettavo qualcosa in più. Non mi è piaciuto l’approccio alla gara e la conseguente mancanza di reattività e questo ha causato le regalie nelle prime due loro reti. Nel secondo tempo ho cercato di cambiare l’assetto e devo dire che nei primi venti minuti ho visto molto del lavoro che abbiamo fatto in questo mese di allenamenti. La quarta rete del Modica su una nostra disattenzione ha chiuso di fatto i giochi e non c’è stata più partita. Dobbiamo ripartire dai primi venti minuti del secondo tempo e dagli errori fatti dobbiamo cercare di prendere esempio per il futuro. Ricordiamoci che la nostra è una squadra giovane e con elementi quasi tutti nuovi, per questo motivo, non dobbiamo demoralizzarci, anzi dobbiamo crederci perché possiamo solo migliorare”.