Santa Mareggiata fa il miracolo: spariscono le alghe, il Palmento respira
Qualche ora di vento e il fato benevolo, forse, eviteranno all’Amministrazione di “intaccare” (di nuovo) il Fondo di riserva per spazzare via la posidonia dalla spiaggia del Palmento, a Punta Secca. Nonostante un primo intervento da 25 mila euro, infatti, la situazione non era cambiata granché. Ieri l’arenile era invaso dalle alghe in putrefazione che impedivano l’accesso in acqua e provocavano odori nauseanti. Il consigliere comunale Piero Mandarà cristallizzava la situazione alle 18 di venerdì: “Fare il bagno da queste parti sta diventando un’impresa. Sorge spontanea una domanda: come (e dove) sono stati spesi i 25 mila euro prelevati dal Fondo di riserva per la rimozione temporanea della posidonia? Ce lo chiediamo in tanti”.
Il sindaco Dimartino era intervenuto per dare la colpa alle mareggiata: “Nonostante gli sforzi economici per ridurre il disagio dovuto all’invasione delle alghe sulle nostre coste, purtroppo le ultime mareggiate hanno riproposto il problema, interessando soprattutto la spiaggia del Palmento – ha scritto sui social Dimartino – Stiamo monitorando la situazione, anche attraverso i bollettini meteo del prossimo weekend che prevedono nuove mareggiate. Qualora la situazione non dovesse migliorare, lunedì abbiamo già previsto un ulteriore, oneroso, intervento per la rimozione, con le stesse modalità già applicate per gli interventi precedenti che hanno interessato tutte le nostre spiagge”.
Nel giro di qualche ora, a causa delle solite mareggiate, la situazione è tornata gestibile: “Buongiorno dal Palmento – esultava Dimartino -. Contro la natura c’è poco da fare… anche se la natura umana è poco propensa a rendersene conto”. A ironizzare Manlio La Ciura, del gruppo Santa Croce Attiva: “Però dobbiamo ammetterlo, questa amministrazione comunale ha virtù taumaturgiche, la provenza evocò e la provenza arrivò e le alghe si portò! Qualcuno può verificare se c’era nel programma?”.
Gli interventi precedenti per la rimozione della Posidonia, come stabilito da una delibera di giunta, ammontavano a 25 mila euro e riguardavano tre tratti della fascia costiera, fra cui il Palmento: “Seppure la posidonia costituisce un ecosistema chiave per la produttività e la biodiversità dell’ambiente marino costiero – si leggeva nella delibera – la sua presenza interferisce con la fruibilità della spiaggia, in quanto alcuni cumuli, spesso maleodoranti, sono concentrati in zone molto frequentate”.
L’ex sindaco Giovanni Barone non sembrava totalmente d’accordo: “Le Autorità preposte hanno dato il dovuto parere favorevole alla rimozione, di alghe spiaggiate, il loro stoccaggio (dove?) e ri-collocazione in situ in autunno. Siamo comunque tranquilli e sereni perche tali pareri avranno tenuto conto, sicuramente, del dramma ambientale dovuto alla distruzione, che è in corso, della nosta costa; avranno tenuto conto e, pure attinto, spero, a dati oggettivi (…). Quindi in conclusione: magari qualcuno pensa che in fondo in fondo, ma proprio in fondo, movimentare qualche ruspata di alghe in un sistema altamente precario, già fortemente dissestato, forse cambierà poco il decorso del disastro erosivo in atto, quasi nulla in confronto a certi “benefici”… Per fortuna anche noi bagnanti, avremo però grandi benefici dalla rimozione della posidonia, almeno per questo scorcio di estate 2023, per esempio avremo qualche metro in più delle nostre dorate spiagge, su cui piantare l’ombrellone”.