Aumento delle indennità per sindaco e assessori: a bilancio 18 mila euro
“Aumento delle indennità? Non lo escludo. Altri comuni l’hanno già fatto”. Così il sindaco Peppe Dimartino, durante il Consiglio comunale di mercoledì sera. L’aula ha approvato con 7 voti favorevoli e 3 astenuti l’assestamento generale di bilancio, da cui si evince, per il 2023, una somma in entrata di 18 mila e 262 euro provenienti dalla Regione siciliana. L’Ars, nel febbraio scorso, ha approvato un emendamento alla Finanziaria, che stanzia 6 milioni di euro per adeguare i compensi di sindaci e assessori comunali a quelli già percepiti dagli amministratori locali nel resto d’Italia in base alla normativa vigente.
Il primo a beneficiarne compiutamente, in avvio della seconda legislatura a Palazzo delle Aquile, è stato il sindaco di Ragusa Giuseppe Cassì, assieme alla sua amministrazione. Adesso, quasi certamente, toccherà alla giunta di Santa Croce. La somma spettante a ciascun Comune, come si legge in una recente nota della Regione, viene assegnata a seguito di apposita istanza da far pervenire al dipartimento delle Autonomie locali, entro il 31 ottobre di ciascun anno, unitamente alla delibera di adeguamento delle indennità, che dovrà indicare i conseguenti maggiori oneri a carico dell’amministrazione comunale. L’iter, quindi, dovrà essere ufficializzato entro i prossimi due mesi.
Ai fini dell’erogazione, ai Comuni sarà trasferito un acconto pari al 60% del contributo assegnato, che dovrà essere rendicontato entro i termini e nelle forme previste dalla legge; il saldo sarà erogato a seguito dell’acquisizione di apposita attestazione, in considerazione dei maggiori oneri effettivamente sostenuti. Per i Comuni da 10 mila a 30 mila abitanti, è previsto un incremento mensile di 1.351 euro per l’indennità del sindaco (che porterà a casa 4.140 mila euro rispetto ai 2.789 attuali), di 918 euro per l’indennità del presidente del Consiglio, di 2.067 euro – complessivamente – per gli assessori.