Prelevati 25 mila euro dal Fondo di Riserva per rimuovere la posidonia
L’assessorato regionale al Territorio e Ambiente ha autorizzato il Comune di Santa Croce ad attivare il servizio di rimozione manuale e meccanica della posidonia presente sugli arenili e conferirla in un sito autorizzato fino al termine della stagione estiva, quando verrà ricollocata in loco. Nella proposta di delibera, che ha avuto il parere positivo da parte degli uffici, l’assessore all’Ambiente aveva evidenziato che “seppure la posidonia costituisce un ecosistema chiave per la produttività e la biodiversità dell’ambiente marino costiero, la sua presenza interferisce con la fruibilità della spiaggia, in quanto alcuni cumuli, spesso maleodoranti, sono concentrati in zone molto frequentate”. Le zone maggiormente investite dal fenomeno delle alghe, quest’anno, sono il Palmento a Punta Secca, la parte iniziale del lungomare Anticaglie a Caucana e l’area delle Suore e del Porticciolo a Casuzze.
La spesa individuata dal Comune per il trasferimento temporaneo della posidonia è stata quantificata in 19 mila euro (iva compresa). In esito a quanto stabilito, la giunta ha disposto il prelievo dal Fondo di Riserva per complessivi 25 mila euro, di cui 6 mila copriranno la voce “altre spese”. Nel Fondo di riserva restano allocati poco meno di 28 mila euro. Il Fondo, come da articolo 166 del d.lgs n.267/2000 è utilizzato “con deliberazioni dell’organo esecutivo da comunicare all’organo consiliare (…) nei casi in cui si verifichino esigenze straordinarie di bilancio o le dotazioni degli interventi di spesa corrente si rivelino insufficienti”. Il trasferimento temnporaneo della posidonia, evidentemente, rappresenta un’esigenza straordinaria tale da giustificare il ricorso al Fondo.