Servizio idrico: e le nuove tariffe? Per la Mediale sono quelle del 2019
La lunga vicenda Mediale, che s’è chiusa il 31 maggio con lo sgombero da parte della Forza pubblica, avrà un epilogo di fronte al Tar, fra pochi giorni: il tribunale amministrativo dovrà pronunciarsi sulla richiesta di sospensiva da parte della società catanese rispetto all’ordinanza dirigenziale che ha sancito l’ingresso in campo di Iblea Acque. Dopo un lungo tira e molla, e la concessione di una proroga tecnica da parte del Comune fino al 25 aprile, la vicenda avrà quindi una coda giudiziaria, “giustificata” dal fatto che Mediale deve ancora riscuotere oltre due milioni dai contribuenti.
Ma in questo baillame mediatico, e alla luce dell’ultima bolletta inviata da Mediale (in questi giorni) sorge una domanda: quanto stiamo pagando l’acqua? In uno dei numerosi interventi consegnati alla stampa, il sindaco Dimartino aveva garantito che nel primo trimestre (la proroga sarebbe dovuta terminare, infatti, il 31/03) i cittadini avrebbero pagato “complessivamente circa il 30% in meno con l’applicazione della nuova tariffa dell’Ati e quindi vedranno diminuire il costo dell’acqua in bolletta, già per questi primi 90 giorni in cui si gestirà il passaggio dal privato al pubblico per non creare alcun disservizio alla comunità”. Concetto ribadito nel corso del video di fine 2022, in cui il sindaco dichiarava testualmente: “Verrà applicata la tariffa approvata dall’Ati idrico ed è una tariffa unica provinciale. E’ l’impegno che abbiamo preso nei confronti della città”. Fatte queste dovute premesse, ogni cittadino potrà verificare l’eventuale risparmio applicato ai consumi.
Non ci sarebbe nulla da eccepire nemmeno rispetto alle parole del sindaco se solo sull’ultima bolletta di Mediale, con cadenza quadrimestrale, in alto, non appaia la seguente frase: “Tutte le voci tariffarie contenute in fattura sono da intendersi salvo conguaglio, che verrà determinato dall’approvazione della tariffa dal Consiglio comunale di Santa Croce Camerina. La tariffa applicata in questa fattura, salvo conguaglio, è quella del 2019”. Nessun accenno al piano tariffario determinato dall’Ati idrico. Ma il rimando al Consiglio comunale, che già da tempo non può più determinare alcuna tariffa. Semplice svista, o cosa?