Servizio idrico, la Mediale è fuori: dopo oltre 20 anni sgomberati i privati
“Mediale ha continuato ad essere indisponibile alla consegna del sistema idrico. Quindi, come disposto da un’ordinanza dirigenziale, abbiamo provveduto all’immissione in possesso con l’ausilio della forza pubblica. Questa è una soluzione che non fa piacere a nessuno, ma era nostro dovere garantire che il sistema idrico tornasse alla gestione pubblica come previsto dalla norma”. Con queste parole il sindaco Peppe Dimartino ha annunciato, in un video sui social, lo sgombero della ditta catanese dall’acquedotto che nel ’99 aveva provveduto a realizzare.
Da domani Iblea Acque prenderà ufficialmente possesso degli impianti che sono stati ripresi in carico dall’Amministrazione comunale, insieme alla Polizia municipale, dopo la lunga serie di solleciti ignorati da Mediale. Iblea Acque si farà anche carico da subito di assumere il personale già impiegato da Mediale, a tutela sia della continuità del servizio per la collettività che della continuità lavorativa per i lavoratori stessi. “E’ stata infatti assicurata la continuità lavorativa di chi fino a questo momento ha lavorato – ricorda il sindaco Peppe Dimartino – e questo è stato naturalmente uno degli aspetti a cui abbiamo maggiormente tenuto in questo passaggio che è davvero epocale per Santa Croce. Ricordiamo che Mediale era in scadenza lo scorso 31 dicembre, abbiamo fatto delle proroghe per consentire che il passaggio avvenisse in maniera pacifica, ma questo non è stato possibile e il servizio non poteva continuare ad essere detenuto da una società che non aveva più titolo per farlo. È l’inizio di una nuova era per la nostra città”.
Anche se le pendenze restano: Mediale aveva impugnato la delibera di sgombero, chiedendo la sospensiva al Tar. La ditta privata dovrebbe ancora riscuotere 2,4 milioni per pregressa morosità da parte dei contribuenti.