L’opposizione: “Tari? Servivano più riduzioni, ma ci hanno detto no”
“Dall’inizio non ci eravamo detti d’accordo sull’aumento della Tari, e avevamo sollecitato più volte – l’ultima con una mozione dello scorso aprile – un passo indietro da parte dell’Amministrazione. Ne è arrivato mezzo, e pur non essendo completamente soddisfatti, è anche merito della nostra battaglia”. Lo scrivono in una nota i consiglieri di ‘Insieme per Santa Croce’ all’indomani della seduta d’aula in cui è stato approvato il Piano economico finanziario relativo alla Tassa sui Rifiuti, che prevede una riduzione del 5 per cento rispetto a un aumento del 10 deliberato l’estate scorsa.
Il Consiglio comunale, dando seguito a una delibera dell’Amministrazione, ha approvato, inoltre, una serie di agevolazioni per cittadini e imprese commerciali “ma non ha accolto un nostro emendamento per ampliare la platea dei beneficiari: avevamo proposto una decurtazione del 50% nei confronti dei cittadini over-65 soli o con coniuge che non superasse i 6 mila euro annui di reddito Isee; ma anche l’esenzione per i soggetti portatori di disabilità grave accertata (legge 104/92) o per quelli con invalidità al 100%. C’è stato risposto che godono già di altre agevolazioni: roba da non credere”.
“Inoltre, in ottemperanza alla Legge anti-spreco, che prevede una riduzione del 30% della Tari per tutti gli esercizi commerciali che distribuiscono beni commestibili in via continuativa e a titolo gratuito agli indigenti, avevamo proposto di includere fra i prodotti “donabili” anche medicinali, prodotti per l’igiene e la cura della persona, per la pulizia della casa, e prodotti di cancelleria e cartoleria non più commercializzabili. In questo modo avremmo dato un segnale di vicinanza alle fasce deboli e garantito un’agevolazione Tari a un numero maggiore di attività. Ma purtroppo, con una lezioncina in punta di diritto, e malgrado il parere favorevole del segretario comunale e del ragioniere generale, c’è stato risposto di no. Si tratta, quindi, dell’ennesima bocciatura politica e preconcetta”.
Il regolamento sulla Tari, per una distrazione, è stato approvato col voto dei consiglieri Alessio Mandarà ed Eva Fidone, che intervengono per precisare: “Errare è umano, recita un detto. Ma se a farlo è l’ufficio che manda all’albo un regolamento con un refuso va bene per giunta e consiglieri. Se l’errore di distrazione lo commettono tra le fila della minoranza, allertati e distratti da un movimento curioso tra i banchi, allora lo si fa pesare. La comunicazione di modifica del voto è stata fatta (e poi sottoposta per iscritto) da parte nostra, ma chiaramente non accettata. Di fatto, poco cambiava alla maggioranza che ha reso ufficiale un regolamento con un refuso grande come Piana degli Albanesi. Pazienza. Di fatto si nota un atteggiamento di sospetto e approssimazione ogni volta che si entra in aula. In barba agli sgambetti politici, resettare e ricominciare con lucidità forse gioverebbe a tutti”.
Il capogruppo di Insieme per Santa Croce, Gaetano Riva, ha stigmatizzato il comportamento della giunta e dei consiglieri di maggioranza per aver detto ‘no’ ad emendamenti che “volevano agevolare i più deboli e approvando, piuttosto, ad occhi chiusi un regolamento che non avevano letto, poiché al comma 4 dell’articolo 25 si precisa che per avere una riduzione gli aventi diritto dovranno rivolgersi al comune di Piana degli Albanesi. Forse erano troppo intenti a votare per partito preso più che per coscienza. Non si può accettare l’idea che, indipendentemente dalla fascia di reddito, famiglie con componenti che lavorano o studiano fuori avranno una riduzione e famiglie con Isee inferiore a 6 mila euro o disabili, invece no”.