La semina di Cuffaro. A Santa Croce rinasce la DC: Brancato commissario
Il ritorno di Totò Cuffaro sulla scena politica, ha avuto un effetto a strascico su numerose realtà locali. Tra cui Santa Croce Camerina, che sotto la spinta propulsiva dell’on. Ignazio Abbate, deputato regionale ed ex sindaco di Modica, qualche giorno fa ha salutato la rinascita della Democrazia Cristiana. Durante un’Assemblea di tesserati e simpatizzanti, tenutasi nella sede di Piazza Vittorio Emanuele II, all’unanimità è stato eletto il nuovo Direttivo che traghetterà il partito verso la partecipazione a congressi regionali e locali. I componenti del Direttivo sono stati così individuati: Enzo Brancato, Paolo Ferrara, Filippo Frasca, Antonella Galuppi, Andrea Iozzia, Salvatore Manera, Concetto Salone. In un successivo incontro, alla presenza di Abbate, è stato nominato Enzo Brancato come nuovo commissario cittadino.
Sulla Democrazia Cristiana di Cuffaro, che qualche giorno fa ha allargato il proprio esperimento a Roma, venendo eletto segretario nazionale, pende il contenzioso coi vecchi detentori del simbolo, fra cui l’ex ministro berlusconiano Gianfranco Rotondi, che ha definito l’ex presidente della Regione un “usurpatore”. In una intervista a Live Sicilia, Rotondi ha spiegato che “con Totò avevamo l’idea di riunire tutti. La sua iniziativa siciliana l’avevamo vista con simpatia nell’ambito di questo discorso non nell’ambito dell’idea che potesse lui da solo, o con pochi amici, rifondare la Dc che non è mai morta, è ancora giuridicamente viva con simbolo e nome, esiste ma non è la sua”. E ancora: “L’unica Dc – ha spiegato Rotondi – è quella rinominata Partito Popolare da Martinazzoli e che è ancora viva. Ha semplicemente diviso i suoi assetti, lasciando il patrimonio al Partito Popolare di sinistra, il simbolo all’Udc e il nome alla Dc di Rotondi. Oltre questa tripartizione ci sono solo velleità”.
L’esito della disfida potrebbe essere il tribunale, ma nel frattempo la DC siciliana è tornata al parlamento regionale, eleggendo fra gli altri Abbate, e guida un paio di assessorati: quello al Lavoro, retto da Nuccia Albano, e quello agli Enti Locali, con Andrea Messina. Anche sui territori ha rafforzato la propria presenza: per le Amministrative di fine mese, infatti, ha presentato il proprio simbolo in sette comuni, fa cui Acireale e Aci Sant’Antonio, dov’era stata inizialmente esclusa. Santa Croce è un piccolo tassello che si aggiunge al mosaico.