Il crollo di P.Braccetto e i danni alle colture. Due giorni drammatici
Un fiume di detriti e persino qualche elettrodomestico (foto da Facebook) sulla spiaggia. Punta Braccetto stamattina s’è svegliata così. Rancida e isolata. Le piogge di questi giorni hanno fatto esondare il torrente, che ha riversato sul bagnasciuga di tutto. Ma la parte peggiore è la voragine che si è aperta lungo il ponte che collega le due estremità della frazione: il traffico veicolare rimarrà interdetto. L’unica nota lieta è che nessuno si è fatto male. CLICCA QUI PER LE FOTO.
E’ ancora presto per la stima complessiva dei danni, anche se, dopo due giorni ininterrotti di bufera, la prima fotografia è impietosa: molte produzioni serricole sono state danneggiate da acqua e vento. In qualche caso a pochi giorni dall’inizio della raccolta. “A causa delle abbondanti piogge – avverte, inoltre, il sindaco Pepoe Dimartino – le falde che approvviggionano l’acquedotto comunale, potrebbero causare un fenomeno di intorbidimento dell’acqua che fuoriesce dai rubinetti delle nostre utenze. Vi invitiamo a non utilizzare quindi l’acqua del rubinetto per usi alimentari, in attesa che, entro le prossime 48h, la situazione si normalizzi”.
Il primo cittadino ci ha tenuto a ringraziare i volontari di Protezione civile per l’impagabile lavoro di queste ore: “La prima emergenza da sindaco, un lavoro di squadra al fianco dei ragazzi della protezione civile, mi ha dato piena consapevolezza, non senza emozione, di quanto siamo fortunati ad avere nel nostro comune uomini e donne che, con grande spirito di sacrificio, hanno speso ogni energia in questi due giorni per salvaguardare l’incolumità di tutti i santacrocesi e ridurre al minimo ogni criticità sul territorio. In mezzo alle intemperie, senza sosta, senza orari. Ogni cittadino di S. Croce non può che essere orgoglioso di loro. Voglio ringraziarli di cuore per l’ennesima dimostrazione di generosità al fianco della nostra città. Insieme a loro, voglio ringraziare il personale dell’Ufficio Tecnico e della Polizia Municipale, per l’impegno e l’abnegazione, ed ogni singolo cittadino che, con responsabilità, ha collaborato a ridurre i danni di questi due giorni di emergenza”.
Primi segnali, intanto, dal mondo della politica: “Sono in contatto costante con il capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, e insieme continuiamo a monitorare l’evolversi della situazione relativa al maltempo nella Sicilia sud-orientale. In attesa di ricevere la relazione dettagliata sui danni causati dal ciclone mediterraneo, stiamo valutando la possibilità di dichiarare lo stato di crisi regionale e di richiedere quello di emergenza nazionale a Palazzo Chigi”. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, in merito all’ondata di maltempo che ha colpito alcune aree dell’Isola.