Il presidente del Consiglio e l’opposizione si beccano sul regolamento
I consiglieri di ‘Insieme per Santa Croce’ avevano lamentato l’opportunità concessa al sindaco, da parte del presidente del Consiglio comunale, di trattare un’interrogazione non all’ordine del giorno (quella relativa al Dec) durante la seduta d’aula di martedì sera. Agnello replica con una nota: “Apprendo dell’ennesimo tentativo dei consiglieri di opposizione di delegittimare l’operato del Presidente del Consiglio perché avrebbe permesso “involontariamente” al Sindaco di comunicare a tutto il Consiglio comunale la risposta a una loro interrogazione scritta. Nessun inciampo involontario – ribadisce Agnello – ma semplice applicazione del Regolamento comunale che all’art.12 non dà alcun mandato al Presidente del Consiglio di sindacare sulla qualità delle comunicazioni che l’Amministrazione intende dare al Consiglio Comunale; questo articolo esiste dal 1998 e non si spiega un simile (e purtroppo ennesimo) scivolone visto che tra i Consiglieri di opposizione figura un collega che in oltre 34 anni ha ricoperto in Comune diverse cariche politiche, in ultimo, proprio il Presidente del Consiglio comunale”.
“Stranisce – prosegue Agnello – che i Consiglieri di opposizione si lamentino di un atto di trasparenza, spesso invocata, da parte dell’Amministrazione che intende mettere tutta la comunità a conoscenza di un fatto di rilevanza pubblica durante una seduta del Consiglio Comunale. Preoccupa che i Consiglieri di opposizione considerino “private” le interrogazioni a risposta scritta. Tutti gli atti della pubblica amministrazione sono di rilevanza pubblica e sarebbe auspicabile che venissero invece pubblicate sul sito del Comune tutte le interrogazioni scritte e relative risposte a garanzia della massima trasparenza ai cittadini sul ruolo che ciascuna figura elettiva svolge. Invito i consiglieri prima di lasciarsi andare a ulteriori simili esternazioni a dare una, anche sommaria, lettura dei regolamenti comunali e laddove si riscontrino dubbi e perplessità di comprensione a usufruire degli uffici comunali per eventuali chiarimenti, rimanendo anche io stesso a disposizione ogni qualvolta si ritenga opportuno approfondire e condividere la lettura degli atti amministrativi”.
L’ex presidente del Consiglio, Piero Mandarà, replica a stretto giro: “Nessuno scivolone da parte dei consiglieri di minoranza, tantomeno dal sottoscritto che conosce bene i regolamenti. Il presidente Agnello, oltre a dimostrare una certa dose di arroganza, non sembra avere alcuna intenzione di assolvere ai propri compiti di garante super partes e, piuttosto, appare impegnato in un’operazione di screditamento politico, svolgendo il suo ruolo nel completo ossequio della maggioranza consiliare e venendo meno all’esercizio della sua funzione da arbitro. Presenteremo documenti e atti che mettono in dubbio la sua correttezza istituzionale”.
“L’atteggiamento del presidente del Consiglio – prosegue Mandarà – non è mai stato orientato alla ricerca della mediazione che, in nome e per conto della sua terzietà, dovrebbe garantire. Voglio ricordare altresì ad Agnello, sempre così attento alla forma e agli articoli di legge, che spetta al presidente del Consiglio il coinvolgimento di tutti i consiglieri e la tutela delle singole posizioni politiche, comprese quelle a lui sgradite. Spetta al Presidente del Consiglio rammentare al sindaco e all’amministrazione comunale l’ordine del giorno dei lavori consiliari e gli argomenti che possono essere trattati. La coerenza non è un optional, né una bandiera da sventolare all’occorrenza”.