Discarica abusiva in c.da Petraro: “Colpevole anche il sindaco di Ragusa”
“Il sindaco Cassì? Un politico di professione. Mente sapendo di mentire”. Lo scrivono in una nota i consiglieri comunali di ‘Insieme per Santa Croce’ e il segretario cittadino di Alleanza Popolare, Filippo Frasca, in riferimento alle risposte fornite dal sindaco di Ragusa sulla discarica abusiva di contrada Petraro, al confine col territorio di Santa Croce Camerina. “Il materiale in nostro possesso, frutto di numerosi sopralluoghi, ha rivelato la presenza di una discarica abusiva fin dall’11 luglio scorso, quando denunciammo – con un’interrogazione in Consiglio comunale e a mezzo stampa – l’allocazione di sei container “scarrabili” (non a tenuta a stagna) e la gestione illecita dei rifiuti, in un terreno adiacente all’area dell’ex discarica. Una presenza stabile di cumuli d’immondizia a cielo aperto, in spregio alle più elementari norme ambientali e di senso civico, che il sindaco Cassì ridimensiona, parlando di “un fenomeno di abbandono rifiuti”, quasi fosse ordinario. Ciò non è tollerabile”.
Il riferimento dei consiglieri di ‘Insieme per Santa Croce’ e di Frasca è a un’interrogazione a risposta scritta (n. protocollo 0143549) presentata da alcuni consiglieri comunali di Ragusa, in cui Cassì sostiene che “il terreno di c.da Petraro seppur ricadendo all’interno del territorio comunale di Ragusa risulta proprietà del Comune di Santa Croce”, dove “la Regione Sicilia aveva rilasciato un titolo autorizzativo alla realizzazione di una discarica”. “Con questa affermazione – scrivono ‘Insieme per Santa Croce’ e Frasca – Cassì dimostra di non conoscere a sufficienza il territorio che lui stesso amministra: ribadiamo che l’area in cui sorge la discarica abusiva è attigua a quella da lui indicata e, pertanto, le attività di pulizia e bonifica risultano di competenza del Comune di Ragusa. I rifiuti sono stati depositati, mediante il ricorso a mezzi meccanici, all’interno della porzione di territorio amministrata da Cassì, senza che il sindaco abbia fatto nulla per impedirlo. La diffida al Comune di Santa Croce per garantire il decoro e l’igiene pubblica appare tardiva e fuori luogo”.
“Facciamo presente al sindaco Cassì che in prossimità dell’area in oggetto, sorgono un agriturismo e un pozzo utilizzato per l’irrigazione dei campi; mentre nei pressi degli “scarrabili” passano linee di alimentazione ad alta tensione, piloni, cavi elettrici e cavi interrati che potrebbero risultare un pericolo durante la movimentazione, il sollevamento e lo smistamento con le gru dei rifiuti presenti sul posto”. “Sia la risposta di Cassì che quella, precedente, di Dimartino a un’altra interrogazione, dimostrano la scarsa attenzione e il colpevole ritardo dei due sindaci nell’affrontare i temi sollevati. Non vorremmo che siano entrambi distratti, superficiali, consenzienti o addirittura complici”.