Il Pudm aggiornato torna alla Regione. “Le dune di Casuzze sono al sicuro?”
La questione, altrimenti sottaciuta, è stata portata all’onore della ribalta dall’ex sindaco Giovanni Barone, che lo scorso 19 dicembre ne dava notizia sui social: “Forse non tutti sanno che è stata approvata, dalla Giunta Municipale di Santa Croce Camerina, la rimodulazione del Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo, che a settembre era stata richiesta dal Dipartimento Regionale all’Ambiente”. Si tratta dello strumento di pianificazione che individua le modalità d’utilizzo del litorale, meglio noto come “piano spiagge”. “Credo che questa novità nell’iter di approvazione del PUDM sia rilevante e da condividere con rinnovata speranza – aggiungeva l’ex sindaco -. Comunicare che si lavora sul piano spiagge era doveroso… Anche in questa magica atmosfera natalizia, sì, perché l’utilizzo delle spiagge, delle dune e degli spazi demaniali annessi, racchiude rilevanti aspetti ambientali, turistici, ludici ed economici. Sono ancora vivi i ricordi dei dibattiti intorno alle nuove strutture balneari nelle nostre erose e dorate spiagge e pregiate dune superstiti…”.
Il tema è tornato d’attualità dodici giorni dopo, per gli auguri di fine anno da parte del sindaco Dimartino, ma in mezzo ci sono state altre puntate. In primis l’interrogazione presentata dal gruppo di minoranza, ‘Insieme per Santa Croce’, che ha chiesto di conoscere “le modifiche e le puntualizzazioni” apportate dai tecnici allo strumento che era stato trasmesso all’assessorato regionale Territorio e Ambiente già una prima volta, e ritenuto incompleto. L’opposizione, nel documento protocollato qualche giorno fa, è tornata a chiedere lumi, inoltre, “sull’esito dell’istanza di concessione” richiesta per l’apertura di uno “stabilimento balneare con area attrezzata con animali d’affezione” che fu oggetto di una protesta da parte di alcuni comitati spontanei di cittadini. E che l’assessorato aveva bocciato.
Il comitato ‘Casuzze: salviamo la duna e la spiaggia’, però, è tornato alla ribalta con una lettera indirizzata alle istituzioni, tra cui il sindaco e il presidente del Consiglio in carica, per chiedere la salvaguardia degli apparati dunali e della macchia mediterranea presente: “Con la precedente amministrazione – evidenzia il signor Enzo Battaglia, in qualità di portavoce – ci siamo confrontati per bloccare la concessione di uno chalet che avrebbe distrutto definitivamente le poche dune rimaste esistenti nella spiaggia tra via Ortigia e via del Ciliegio, oltre ad evidenziare che l’altro chalet previsto nel PUDM di allora, alla fine della stessa spiaggia dopo il circolo Velico di Kaucana, era stato pensato in una zona a rischio idrogeologico. La richiesta di cui sopra – ricorda Battaglia- è stata supportata da una diffida presentata in Regione e da una raccolta firme importante (sia cartacea che online) in cui più di 1.200 cittadini hanno chiesto di bloccare la concessione e di cancellare qualunque tipo di concessione da questo tratto di spiaggia anche in futuro”.
Oggi la situazione si è evoluta: “Ho chiesto per le vie brevi di accedere agli atti per visionare le tavole, ma mi è stato detto che non è ancora il momento visto che le tavole non sono definitive e non hanno valore. Questo è effettivamente coerente con la procedura di approvazione del piano che prevede un’approvazione della Giunta e poi l’approvazione del Consiglio comunale a seguito del quale i Portatori Legittimi di Interesse possono apportare delle osservazioni. Esprimo, però, la nostra preoccupazione dopo che le forze di opposizione hanno presentato un’interrogazione scritta in data 20/12/2022 proprio per avere dei chiarimenti sullo stato dell’arte della procedura di approvazione del PUDM e sui suoi contenuti”.
Intervenendo sui social per gli auguri di fine anno, il sindaco Dimartino ha fatto sapere che “il progetto, risalente a molti anni fa, era stato trasmesso alla Regione dalla passata amministrazione”. Ma poiché dei principi “non erano stati rispettati, l’assessorato al Territorio e Ambiente ha richiesto degli adeguamenti”. Così si arriva ai giorni nostri: il progettista aggiorna lo strumento, l’Amministrazione ne prende atto con la delibera del 9 dicembre. Però, ha assicurato Dimartino, “non c’è alcuna variazione a quanto già redatto. Ora il progetto tornerà alla Regione per una nuova prevalutazione di conformità alle linee guida. Se verrà ritenuto conforme, sarà il piano sarà presentato al Consiglio comunale per approvazione. Siamo solo all’inizio dell’iter”. Nessuna preoccupazione, almeno per ora. Il momento di battere i pugni, semmai, arriverà in seguito.