Santa Croce Attiva: “Acqua? Sui problemi seri l’Amministrazione tace”
“A pochi giorni dalla fine del contratto idrico con Mediale è tutto in alto mare”. Lo scrive in una nota Santa Croce Attiva, il movimento civico di cui è presidente Manlio La Ciura, all’indomani della seduta del Consiglio comunale in cui il sindaco ha ufficializzato le ultime novità. “Si è saputo solo adesso delle difficoltà a far migrare il personale e sulle volture delle utenze con conseguente proroga di 90 giorni del contratto. Mai avevamo assistito a continui selfie sui social anche sulla scoperta dell’acqua calda (persino la foto ridicola sul postamat) e su meriti che in realtà sono di altri, ma i veri problemi vengono tenuti debitamente nascosti, poi però saltano fuori e magari la colpa guarda caso viene data ad altri, tipico alibi degli incompetenti e di chi non accetta di essere criticato non essendo pratico di democrazia. Chiediamo ad alta voce trasparenza sul cambio tra Mediale e Iblea Acque – conclude la nota – I cittadini vogliono sapere i dettagli e i costi, altrimenti chi dice che l’amministrazione è sprovveduta dovrà ricredersi. È molto peggio!”.
Sul tema è intervenuto via social anche l’ex sindaco Giovanni Barone: “Secondo il mio modesto parere, occorre dare più informazioni “ufficiali” alla cittadinanza (utenza) sui vari aspetti del transito della gestione a Iblea Acque. Ad iniziare dalla tariffazione che si applicherà da gennaio. Sarà la stessa? La quota di ammortamento, per le opere realizzate nel project financing, incide nelle bollette per un milione e 200 mila euro l’anno, per 15 anni fino al 2022″.