Mandarà: “Servizio idrico: poca serietà. Il sindaco non si fermi ai titoli”
“Era chiaro che il passaggio di consegne fra Mediale e Iblea Acque non si sarebbe potuto concludere entro il 1° gennaio. Da subito, attraverso un ordine del giorno, avevamo manifestato forti perplessità. I fatti ci hanno dato ragione”. Così Piero Mandarà, consigliere comunale di ‘Insieme per Santa Croce’, all’indomani della decisione del sindaco di prorogare di 90 giorni il contratto di Mediale per la gestione del servizio idrico integrato. “L’Amministrazione, in preda agli annunci, ha illuso ancora una volta i cittadini. E nonostante le sollecitazioni all’interno e all’esterno dell’aula consiliare, non ha mai aggiornato i santacrocesi sull’esito del collaudo dell’infrastruttura, avvenuto il 2 dicembre scorso, tanto meno sulle criticità segnalate dalla ditta uscente. Solo ieri, a quattro giorni dalla scadenza del contratto, abbiamo appreso dei problemi relativi al transito del personale e alla dismissione/voltura delle utenze. Su temi così sensibili, pretendiamo più attenzione e maggiore serietà da parte delle istituzioni”.
“La seduta del Consiglio comunale di martedì – aggiunge Mandarà – è quanto meno singolare: non ricordo un sindaco venire in aula per attaccare un membro dell’opposizione sulla base di un titolo di giornale. Se avesse letto le mie dichiarazioni, anziché fermarsi al titolo, Dimartino si sarebbe accorto che non c’è alcun collegamento fra il prelievo dal fondo di riserva e l’accensione delle luminarie natalizie. Nell’interrogazione che abbiamo depositato, però, chiediamo conto e ragione di un prelievo da oltre 27 mila euro poiché, a nostro parere, non sussistevano esigenze straordinarie di bilancio (come previsto dall’art.166 del decreto legislativo 267/2000 e successive modifiche) che potessero giustificarlo”.
“Se davvero i costi per l’illuminazione degli uffici comunali sono cresciuti a dismisura, e non ho motivo di dubitarne, l’Amministrazione comunale sarebbe potuta intervenire in sede di variazioni di bilancio, approvate dall’aula lo scorso 28 novembre. Perché scomodare il fondo di riserva? E, inoltre, qual è l’attinenza fra il prelievo straordinario e il contributo da 1.500 euro per l’adozione dei cani?”. “L’attività dell’Amministrazione di questo Comune – aggiunge l’ex presidente del Consiglio – non appare improntata, secondo noi, a una corretta ed efficiente gestione del denaro pubblico e, per questo, chiediamo alle autorità territorialmente competenti di svolgere i necessari accertamenti per la verifica di eventuale insussistenza di profili di legittimità degli atti amministrativi, ed adottare tutti i provvedimenti ritenuti opportuni”.
Nel merito della seduta di ieri, i due consiglieri di Insieme per Santa Croce si sono astenuti durante la votazione di un’altra variazione di Bilancio giacché, “a differenza di quanto previsto dall’articolo 22-bis dello Statuto comunale, non siamo stati consultati preliminarmente. Auspichiamo – dice Mandarà – che le spiegazioni addotte dal presidente del Consiglio sul tema, possano essere verificate dall’assessorato Enti locali della Regione siciliana, cui ci siamo rivolti per tutelare i regolamenti e le procedure attinenti lo svolgimento e la preparazione delle sedute consiliari, oltre che la partecipazione attiva da parte dei consiglieri”. “Infine, rivolgendo a tutta la comunità gli auguri di buon anno, spero che questa Amministrazione possa salvaguardare fino in fondo il diritto di critica, che è un elemento fondante della democrazia, anziché provare a ridicolizzarlo con un atteggiamento prepotente che non rende onore alle cariche ricoperte”.