Il 31 dicembre addio Mediale: “Avremo l’acqua pubblica fino al 2050”
“A Santa Croce l’acqua sarà pubblica fino al 2050”. Il sindaco Peppe Dimartino rompe l’incantesimo. In coda alla seduta del Consiglio comunale di lunedì sera, rispondendo a un ordine del giorno di ‘Insieme per Santa Croce’, il primo cittadino ha finalmente reso nota la posizione dell’Amministrazione comunale sulla gestione del servizio idrico. La scadenza del contratto con la Mediale, fissata al prossimo 31 dicembre, verrà rispettata. “Non potevamo venire prima in Consiglio a causa del clima d’incertezza che si era generato, ma gli sviluppi degli ultimi giorni rappresentano un’opportunità per tutti”, ha sottolineato Dimartino. Che di fatto, con le sue parole, archivia oltre vent’anni di Mediale. “Avevamo pensato a una proroga tecnica – ammette il sindaco – ma a seguito di una interlocuzione coi vertici di Iblea Acque, lo scorso 21 novembre, abbiamo avuto rassicurazione che sono pronti a partire dal 1° gennaio 2023 con l’erogazione del servizio”. Tra poco più di un mese.
Manca solo l’ufficialità: “Abbiamo fissato per il 2 dicembre un incontro con gli uffici, i tecnici di Iblea Acque e Mediale per valutare la consistenza dell’infrastruttura che è propedeutica alla consegna effettiva del servizio – aggiunge Dimartino -. La scelta politica è di salvaguardare il diritto dei cittadini affinché abbia un servizio uguale o migliore e a costi inferiori rispetto al passato. Stiamo mettendo in campo gli adempimenti necessari affinché questo avvenga”. Sul tema delle bollette, “l’Ati ha già approvato un piano tariffario provinciale che rimane soggetto ad approvazione definitiva di Arera. Ipoteticamente – conclude il sindaco – riteniamo che la tariffa sia più bassa. I costi di installazione o di sostituzione dei contatori non saranno più a carico del cittadino. Inoltre abbiamo chiesto che Iblea Acqua possa avere un proprio sportello, coi propri tecnici, a Santa Croce per assistere l’utenza”.