“Frasca cerca visibilità. Non accettiamo lezioni”. La replica di Dimartino
“Il signor Frasca, che per due volte è stato assessore occupandosi di sicurezza e che per ben due volte è stato defenestrato, conosce bene tutte le iniziative che stiamo assumendo in quest’ambito. E le conosce non solo perché ci siamo premurati di comunicarle alla città, ma perché lo stesso Frasca era presente alla riunione con i commercianti, nella quale tutte le iniziative programmate sono state anticipate”. E’ la risposta del sindaco Peppe Dimartino all’ex assessore della giunta Barone, sui temi della sicurezza.
“Sono il sindaco di tutti – prosegue il primo cittadino – e concordo con Frasca che la campagna elettorale sia finita da un pezzo, e lui che è uno stacanovista di campagne elettorali dovrebbe ben sapere che, una volta finite, non si possono strumentalizzare queste problematiche della città per avere visibilità. Nessuno si fa inseguire. Siamo stati sempre disponibili all’ascolto, e settimanalmente incontriamo decine e decine di persone che sottopongono le problematiche più disparate. In particolare sulla sicurezza si è tenuto l’incontro di cui abbiamo dato conto alla stampa e alla città. Abbiamo già incontrato l’istituto di vigilanza privata per una valutazione dei costi di convenzione, stiamo valutando i costi del ‘targa system’ e a giorni predisporremo l’ordinanza sul consumo di alcol nel territorio comunale. I servizi che abbiamo chiesto al prefetto sono iniziati proprio oggi pomeriggio, e in paese c’è una importante presenza di forze dell’ordine e questo è solo il primo di tanti servizi concordati. Nessuno sfugge, dunque, tantomeno il sottoscritto che ha più volte manifestato disponibilità a ogni tipo di incontro. Ma le richieste devono essere fatte per via ufficiale e ad oggi non ci è pervenuta alcuna richiesta ufficiale di incontro da parte di nessuna delle forze politiche presenti in città. A Frasca, che oggi ci viene a dare consigli o lezioni come se avesse risolto ogni tipo di problema, ricordiamo che diversi gruppi politici avevano redatto documenti sulla sicurezza proprio quando lui era assessore, e che non sono stati presi minimamente in considerazione. Disponibili ad ascoltare tutti, per il bene di Santa Croce, ma non si accettano lezioni da chi non è stato in grado di metterle in opera quando ha potuto”.