Coro di ‘no’ all’aumento della Tari che già approda in Consiglio comunale
L’aumento della Tari del 10 per cento non lascia indifferenti le opposizioni. La trattazione del punto, con l’aggiornamento delle tariffe, è stato inserito d’urgenza all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale, in programma lunedì sera. “A giudicare dal tono e dal linguaggio utilizzato dal primo cittadino nel suo ultimo video, la situazione per i santacrocesi non è “bellissima” e rischia di trasformarsi in un incubo”, scrivono i quattro consiglieri di Insieme per Santa Croce. “Un incubo che suona come una colossale presa in giro, visto che il Comune, con la vecchia amministrazione, era stato insignito dello status di “virtuoso”. Medaglia al petto che, alla fine, non ha regalato nulla ai santacrocesi”.
“Il sindaco – attaccano – oggi chiede sacrifici, ma nessuno di noi l’ha visto battersi all’Ars contro il tentativo di introdurre una norma che di fatto premiava i comuni meno virtuosi (Palermo e Catania) a danno di quelli virtuosi. C’è voluto l’alt e un emendamento dei Cinque Stelle per evitare di scrivere un finale grottesco: cioè che comportarsi bene non premia. Per il sindaco era forse troppo scomodo opporsi e imporsi contro scelte inique della Regione “amica”? Invece di fare video tragicomici, Dimartino dovrebbe utilizzare il tempo a programmare e fare prevenzione, provando, magari, a giocare in anticipo”. “Visto che al prossimo Consiglio comunale si discuterà delle indennità di consiglieri ed assessori – aggiungono -, sarebbe bello vedere una riduzione del 10% dei loro indennizzi e, magari, approvare le proposte dell’allora consigliere Agnello, azzerando l’indennità del Presidente del Consiglio in favore del doppio gettone. Non ci pagheremmo i costi di smaltimento dei rifiuti, ma sarebbe un segnale! Tanto più se la somma risparmiata fosse destinata ai servizi sociali, dando supporto alle fasce più deboli”.
Anche Santa Croce Attiva, il gruppo che fa riferimento a Manlio La Ciura, evidenzia che “il problema dei rifiuti non nasce adesso, è un problema innanzitutto di senso civico ed, al contempo, è il peggiore fallimento politico del governo regionale (di uguale colore politico dell’amministrazione comunale) con l’aggravante, purtroppo, di evolversi sempre più come un allarmante problema sanitario. Ci permettiamo di suggerire al Sindaco che un buon amministratore tutela i cittadini virtuosi e onesti e prende decisioni politiche non dipendenti necessariamente da pareri squisitamente ragioneristici degli uffici preposti. I cittadini sono stufi di pagare le emergenze, sono stufi di sacrifici a senso unico. Bisogna combattere e perseguire chi non paga non chi si comporta da onesto contribuente”. E ancora: “Sindaco, rappresenti la sua comunità virtuosa, si faccia elaborare uno studio immediato (dai suoi infallibili uffici) per individuare gli evasori! Non è affatto difficile né dispendioso e si può ottenere in pochi giorni. Recuperi da lì, farà giustizia e sarà riconosciuto come paladino dell’equità e difensore dei suoi cittadini migliori, viceversa sarà considerato il responsabile principale di rimedi presi nell’immediato gravando la comunità di ulteriori aumenti di tasse”.
Anche l’ex sindaco Giovanni Barone rompe il silenzio: “Nel mio lavoro di amministratore dedicai tante energie per far capire la differenza tra secco e spazzatura, andando con i volontari a bonificare microdiscariche, ma questo non importa oggi. Oggi bisogna dire basta allo smaltimento di rifiuti tal quali! Basta! Da qui la lotta diuturna contro gli irriducibili del sacchettino, o buttato per strada o esposto il giovedì, questa battaglia diventa, dopo la chiusura delle discariche, ancor più necessaria e non più procrastinabile. Quindi occorre, giornalmente, informare, educare e reprimere anche se si perde qualche voto. Non farlo o peggio aver fatto passare il messaggio che a Santa Croce Camerina va tutto bene, nonostante la crisi che attanaglia una intera regione, è colpevole superficialità!”.