Rifiuti, il sindaco chiede uno sforzo ai cittadini: “La Tari aumenterà”
Un aumento della Tari del 10 per cento, fino al 31 dicembre, per spedire la spazzatura fuori regione e venire a capo dell’emergenza rifiuti che sta tartassando i comuni dell’isola (anche per il razionamento delle discariche). È questa la decisione del sindaco Peppe Dimartino, annunciata sui social, a seguito delle difficoltà palesate dal comune di Santa Croce per lo smaltimento della frazione secca.
L’impossibilità di sopperire ai costi richiesti dal servizio, per altro, ha impedito la bonifica delle discariche abusive sul territorio comunale (“Avremmo gravato ulteriormente sulle tasche dei cittadini”), come aveva promesso lo stesso sindaco in una seduta del consiglio comunale. “Dal 15 giugno – ha spiegato Dimartino – non abbiamo più potuto conferire i rifiuti in maniera ordinaria, ma affidandoci a ditte private che li trasportano fuori regione a costi cinque volte superiori. Fin qui, pur con grandi sforzi, siamo riusciti a sopperire ai costi di conferimento e questo è stato possibile utilizzando le risorse provenienti dalla Tari, che erano calcolate senza tener conto di questo improvviso aumento dei costi”.
“Per legge – precisa Dimartino – i costi per la raccolta e smaltimento devono essere interamente ricoperti dai proventi della tassa sui rifiuti, non da altre entrate. Dato il protrarsi dell’emergenza, che non sappiamo ancora quando finirà, siamo stati costretti a scegliere fra continuare a garantire il servizio o sospenderlo, come hanno fatto in altri comuni, con le conseguenze che noi tutti possiamo immaginare. Coscienziosamente, nel rispetto del nostro territorio è della salute pubblica, l’unica soluzione possibile da attuare è fare tutti un piccolo sforzo”.
Da qui l’annuncio: “Aumenteremo la Tari del 10 per cento fino al 31 dicembre 2022. Sarà nostra cura rivedere le tariffe non appena la situazione lo richiederà”. La proposta del sindaco dovrà superare il vaglio del Consiglio comunale.