Il Consiglio approva il Bilancio. Il sindaco non si presenta per i saluti
Il Consiglio comunale di Santa Croce ha approvato il Bilancio di previsione con 8 voti favorevoli e 3 astenuti. L’ultima seduta è stata condizionata dall’assenza del sindaco Barone, che tutti i consiglieri – ad eccezione dei due rimasti sotto le insegne di Santa Croce Rivive – hanno stigmatizzato con forza: “Avremmo meritato un altro tipo di commiato”. Barone, inizialmente seduto tra il pubblico, è sgattaiolato via durante la seduta.
L’aula ha approvato, dapprima, tutti gli atti propedeutici al Bilancio, compreso il Piano triennale dei lavori pubblici e il Dup, il documento unico di programmazione, che prevede, a fronte di alcuni pensionamenti, nuove assunzioni: oltre ai dieci vigili stagionali, troveranno posto nella pianta organica un ingegnere informatico (a 18 ore settimanali), un assistente sociale (full time), un agente di polizia e un istruttore tecnico geometra (previo concorso). “Queste sono scelte politiche dell’Amministrazione uscente che avranno ricadute sulla prossima – ha spiegato Luca Agnello, capogruppo di Liberi di Scegliere – Per questo ci asteniamo”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Giavatto.
Il Bilancio, che l’assessore Santodonato ha definito “basico”, presentava alcune voci di rilievo: dalle cifre destinate al ricovero dei cani (50 mila euro), passando per il contributo alle associazioni sportive (20 mila euro) e l’attivazione delle convenzioni per gli impianti sportivi (25 mila). Con un emendamento a firma Mandarà, Galuppi, Cappello e Giavatto (che ha raccolto 6 voti favorevoli e 5 astensioni), sono stati detratti 15 mila euro ai cani e riassegnati ad altri capitoli: eventi per giovani e anziani, e servizio di salvataggio. Nella versione finale il Bilancio è stato approvato con l’unico distinguo di Liberi di Scegliere. “Per coerenza diciamo no, ma la nostra presenza in aula non compromette l’approvazione del documento né il lavoro di chi verrà dopo”. Galuppi ci ha tenuto a precisare, invece, che “il nostro voto favorevole è un atto di responsabilità per i cittadini e non un piacere all’Amministrazione comunale”. Anche Zisa ha parlato di “atto dovuto”. Stoppata, invece, la richiesta di immediata esecutività.
Prima dell’encomio e dei saluti, è stato approvato anche un debito fuori bilancio, dovuto a un decreto ingiuntivo da parte della ditta Ecoseib nei confronti del Comune per circa 6 mila euro (per alcune morosità). La cifra è figlia di un accordo transattivo fra la ditta e l’Amministrazione, che ha deciso di non resistere. Non sono mancate nel finale le polemiche. Il consigliere Schembari ha suggerito agli esponenti della maggioranza e della ex maggioranza di “chiedere scusa durante i comizi per aver offerto uno spettacolo non bello alla città” nel corso di cinque anni in cui le divisioni e la sostituzione di assessori sono stati all’ordine del giorno. Anche Giavatto ha fatto mea culpa perché questa “non è il tipo d’amministrazione che dovevamo fare”. Ma il sindaco, unico vero destinatario di quelle parole, era già andato via senza nemmeno salutare.