Acqua, ecco la società per la gestione in house. Resta il nodo Mediale
Tornerà l’acqua pubblica. Quando, non si sa. Mercoledì sera il Consiglio comunale di Santa Croce Camerina, convocato in seduta straordinaria, ha approvato lo statuto della nuova società di gestione del servizio idrico integrato (Iblea Acque), dopo la decisione dei 12 comuni facenti parti dall’Ati (Assemblea territoriale idrica), avvenuta nel 2018, di affidarsi a una gestione in house. Ieri, presso lo studio del notaio ragusano Michele Ottaviano, è stato firmato dai sindaci l’atto costitutivo dell’Iblea Acque Spa. Il sindaco di Giarratana e presidente dell’Ati, Bartolo Giaquinta, ha espresso soddisfazione assieme agli altri sindaci per il risultato raggiunto e ringrazia i consigli comunali iblei per avere condiviso ed approvato “la scelta che ci consentirà di puntare ad un servizio idrico integrato sempre più funzionale ed efficiente”.
Iblea Acque è una società pubblica, partecipata interamente dai comuni della ex provincia di Ragusa (tranne Chiaramonte Gulfi, che si aggiungerà successivamente) che sarà gestita da un amministratore unico individuato nella persona dell’ing. Francesco Poidomani. “Giunge a conclusione un lungo iter – spiega Giaquinta – durante il quale l’ATI Ragusa (costituita nel 2015, ndr) è stata anche commissariata, che allinea l’ente d’ambito ragusano alla normativa vigente che prevede la gestione unitaria ed integrata dei servizi idrici e depurativi comunali da parte di un gestore unico. Tale condizione permetterà all’ATI Ragusa di partecipare ai prossimi bandi (fra cui quelli del PNRR) che finanziano le infrastrutture di tale servizio”.
“Per quanto riguarda il Comune camarinense – si legge in una nota del sindaco Barone -, la transizione dall’attuale conduzione privata, che ha in appalto la gestione del prezioso liquido, alla gestione Iblea Acque SpA (gestione pubblica) è ancora da divenire. Il passaggio di gestione dell’acqua verrà regolamentato dalle normative in atto, dal contratto in essere e con i tempi e i modi previsti dal diritto e dalla trasparenza amministrativa. Ad oggi non è possibile stabilire una data certa”. Il contratto con la Mediale, comunque, è in scadenza nel 2023.