Le Cene, la Novena e una grande fede: San Giuseppe ai tempi del virus
Per il terzo anno di fila, a causa delle restrizioni dettate dalla pandemia, la processione di San Giuseppe non si farà (la Conferenza episcopale ha fissato la ripresa per la Domenica delle Palme, il 10 aprile). I festeggiamenti del Santo Patrono, che avrebbero dovuto tenersi domenica 20 marzo, sono stati così “depotenziati”. In questi giorni, però, la Novena itinerante ha accompagnato la comunità santacrocese nel percorso di fede e devozione che neppure il virus è riuscito a scalfire. La marcia di San Giuseppe, eseguita dal Risveglio Bandistico Kamarinense, ha risuonato per le vie della città. Gli altari allestiti dalle famiglie all’esterno delle case, in vari angoli del paese, sono il simbolo del legame con il patriarca, la cui statua, nei giorni scorsi, è tornata in chiesa dopo un lungo periodo di restauro ad opera del maestro Patanè. Sarà possibile ammirarla pure questa sera: alle 19 si terrà la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Ragusa, monsignor La Placa. Sabato, per la ricorrenza di San Giuseppe, ci saranno cinque diversi appuntamenti con la messa: dalle 8 del mattino alle 7 di sera. Molte famiglie hanno allestito in queste ore le tradizionali Cene in onore del Patrono, facendo sfoggio del ‘pane pulitu’ e della bellezza delle materie prime. Uno spettacolo imperituro. Che dal prossimo anno si riapproprierà della gioia dei festeggiamenti esterni.