Tornano le processioni in Sicilia. Ma non si fa in tempo per S.Giuseppe
Dopo la sospensione improrogabile per via della pandemia, le processioni religiose sono ad un passo dalla ripresa definitiva. Qualora il Governo italiano, il prossimo 31 marzo, decida di revocare lo stato di emergenza relativo alla pandemi, gli eventi riprenderanno senza tanti impedimenti. I Vescovi siciliani si sono radunati ieri pomeriggio a Palermo, presso la sede di Corso Calatafimi, dove si è svolta la Sessione primaverile della Conferenza Episcopale Siciliana. Ha presieduto i lavori il Vice-presidente, monsignor Michele Pennisi.
Nel corso della sessione, è stato ribadito che le processioni religiose potrebbero riprendere a partire dalla domenica delle Palme, il prossimo 10 aprile. Non si farà in tempo, quindi, per le celebrazioni di San Giuseppe, che da calendario cade il 19 marzo. “Quale gesto concreto di compassione col popolo ucraino, inoltre i Vescovi invitano tutti ad evitare i fuochi o le cosiddette bombe pirotecniche per le prossime feste pasquali, cioè quelle relative alla domenica delle Palme, alla Santa Pasqua ed al lunedì di Pasquetta. I Vescovi vorrebbero vietare questi atti, in un momento storico nel quale uomini, donne, anziani e, specialmente, bambini sono atterriti dal suono delle sirene russe e uccisi dalle bombe belliche che vengono lanciate sul territorio ucraino e che lo stanno devastando. In segno concreto di solidarietà, si invita anzi a convertire il corrispettivo denaro speso per l’acquisto di fuochi pirotecnici in aiuti umanitari ai profughi che saranno accolti nelle nostre Diocesi e nelle nostre Città”, conclude la nota.