Ordinanza del sindaco: a Santa Croce si torna in classe il 14 gennaio
Il sindaco di Santa Croce Camerina, Giovanni Barone, ha firmato questa mattina un’ordinanza che impone la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado da lunedì 10 a giovedì 13 gennaio (compreso) “al fine di eseguire interventi mirati di sanificazione interni ed esterni ai plessi interessati per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica”. Barone anticipa così le decisioni della Regione, che in seguito alla task force di questa mattina, ha deciso di ‘sospendere’ tutto (le lezioni ma anche la Dad) fino a mercoledì, quando verrà fatto il punto della situazione e stabilire come andare avanti.
Il numero spropositato dei contagi aveva convinto oltre 2 mila presidi a firmare un appello indirizzato al governo centrale per posticipare di due settimane il rientro in classe. Una soluzione che non piace a Roma. Da parte del Ministro all’Istruzione, Patrizio Bianchi, è arrivata una chiusura netta: “Siamo molto attenti a voci che ci arrivano dal Paese, ma anche dalle tante voci che ci dicono che la scuola debba restare in presenza. Non ci sarà alcun ripensamento”.
In realtà è più complicato di così. Il forcing delle regioni è coinciso con le dichiarazioni del governatore campano, Vincenzo De Luca, che ha annunciato un provvedimento di chiusura di tutti gli istituti fino al 31 gennaio. La proposta potrebbe essere impugnata da palazzo Chigi: in zona bianca e in zona gialla, infatti, i governatori nelle regioni in zona bianca o gialla non hanno alcuna facoltà di adottare provvedimenti in senso restrittivo.
“Quello che temevamo si sta puntualmente verificando – ha scritto in una nota il governatore siciliano, Nello Musumeci -. Ricevo da centinaia di sindaci e da moltissimi presidi sollecitazioni per rinviare la ripresa delle attività scolastiche prevista dal governo centrale per lunedì 10 gennaio. Avevamo anticipato al ministro che con queste norme nazionali sulla riapertura delle scuole sarebbe stato il caos, va ricordato infatti che in zona gialla le Regioni non hanno autonomia nel determinare la sospensione delle attività scolastiche. Ho appena scritto al presidente Draghi rappresentando la gravità della situazione delle ultime ore e ribadito le stesse perplessità da noi espresse nel confronto Stato-Regioni dei giorni scorsi. Valuteremo attentamente nelle prossime ore l’evolversi del contagio per valutare eventuali ulteriori provvedimenti”.