La volata di Allù: “Abbiamo idee e competenze per amministrare”
Abbiamo dialogato con Giansalvo Allù, candidato a Sindaco del Partito Democratico e di altri gruppi di cittadini che ne condividono idee e progetti. Allù è nato a Santa Croce nel 1967. Dopo le scuole dell’obbligo ha frequentato il Liceo Scientifico di Ragusa. Ha continuato gli studi a Milano dove ha conseguito la Laurea in Economia Aziendale all’Università Bocconi. La passione politica è sempre stata una costante del suo impegno civico.
Come nasce la sua candidatura a sindaco?
La mia candidatura nasce da una profonda passione politica e dalla consapevolezza che è giunto il momento di piantare il seme del cambiamento a Santa Croce per affrontare le sfide dell’innovazione e dello sviluppo sostenibile. La mia candidatura a sindaco nasce da una scelta d’amore per la mia città. Città che merita un futuro migliore. Ecco perché tra l’immobilità e il cambiamento ho scelto il cambiamento. Per realizzare finalmente una nuova politica. Una politica di discontinuità rispetto a quella della solita ordinaria amministrazione, ferma e senza prospettive. È ora invece di uscire fuori dalla stagnazione e dalla rassegnazione politica. È ora di ascoltare la gente, gli imprenditori, i giovani, gli anziani, le associazioni. Ascoltarli per capire le loro istanze e interpretare i loro bisogni. Perché la vera crisi è una crisi di rappresentanza e di partecipazione. La mia candidatura nasce con la precisa missione di invertire la rotta chiamando a raccolta tutte le forze sane della società e i cittadini per condividere con loro un progetto nuovo, forte e decisivo per le sorti del paese e lo sviluppo del territorio.
Come immagina il futuro di Santa Croce nei prossimi anni?
Chiediamoci oggi cosa sia diventata Santa Croce e il suo territorio. Chiediamoci come si vive a Santa Croce. Cosa pensano i cittadini. Quali sono le loro ansie. Qual è il grado di vivibilità e di sicurezza urbana. Qual è il grado di fiducia nelle istituzioni. Chiediamoci perché i giovani continuano ad andarsene e perché mancano ancora delle vere e reali prospettive di lavoro e di occupazione. Abbiamo un territorio competitivo? Esiste oggi un disegno per la città e il suo futuro? C’è una strategia di sviluppo economico locale? Cambiare quindi deve diventare il leitmotiv, il motivo conduttore che ci deve guidare per la ripresa di Santa Croce. Cambiare è una conseguenza logica e doverosa per chiunque abbia a cuore il destino di questo paese. Lo sviluppo per essere sostenibile deve mettere in equilibrio i bisogni di tutti anche delle generazioni future. Oggi qualunque politica deve basarsi su un modello di sostenibilità integrata per permettere un decisivo salto di qualità della vita nella nostra comunità. Su questo abbiamo le idee chiare perché conosciamo i punti di forza e le potenzialità di sviluppo di questo territorio sia sotto il profilo imprenditoriale, di cui l’agricoltura è l’asse portante, ma anche turistico culturale e sociale. Se i cittadini ci daranno la fiducia lavoreremo per costruire un territorio veramente qualificato, più attrattivo e ambizioso. Lavoreremo per ridare una speranza di crescita e di benessere. Il nostro punto di forza sta nella nostra visione politica e nella nostra capacità amministrativa, essenziali per analizzare il contesto, intercettare le opportunità, allocare le risorse e trovare le migliori soluzioni. È ciò che ci proponiamo di fare per Santa Croce e rendere questo luogo migliore e più bello.
Quali risorse ritiene necessarie per attuare il suo programma?
Le risorse finanziarie interne destinate agli enti locali si sono ridotte al lumicino per usare un’espressione che dà l’idea di come versano ormai le casse regionali e statali. Bisogna invece guardare con attenzione e subito alle politiche comunitarie. Sta qui il riferimento. Stanno qui le nuove e maggiori risorse per potere costruire le nostre politiche locali. Stanno in particolare nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) che assegna le risorse finanziarie ripartite per traguardi e obiettivi. Per fare questo bisogna però conoscere le regole, le procedure e saperle interpretare. Bisogna preparare anzitempo le strategie e i progetti. Fissare gli obiettivi. Oggi è impensabile credere di potere attingere alle risorse comunitarie e districarsi nel dedalo delle norme, dei percorsi e delle procedure senza possedere le competenze necessarie. Questo i cittadini devono saperlo quando dovranno scegliere chi dovrà rappresentarli. Perché il paradigma è cambiato. Le amministrazioni che prima si limitavano al mero adempimento amministrativo, ora sono chiamati invece ad elaborare delle strategie, a lavorare in squadra, a collaborare con gli altri protagonisti sovracomunali. La macchina amministrativa dovrà operare secondo una logica di integrazione in rete se si vogliono raggiungere dei risultati concreti e nei tempi previsti. Anche su questo punto abbiamo le idee chiare e le competenze necessarie per affrontare la sfida che ci sta di fronte per il bene di Santa Croce. Ma non basta. Noi vogliamo andare oltre. Noi faremo in modo che, oltre agli attori interessati al buon andamento della pubblica amministrazione, gli stakeholders, anche i cittadini debbano diventare delle risorse importanti e decisive per la ripresa del nostro territorio. I cittadini non devono più essere considerati semplici fruitori dei servizi pubblici ma, in quanto possessori di competenze, co-produttori di valore. I cittadini hanno delle capacità, una visione etica del bene pubblico. Ecco perché dobbiamo valorizzare le loro capacità per liberarne le grandi potenzialità.
In sintesi quali sono i capisaldi della sua attività amministrativa se verrà eletto?
In primis analisi, metodo e competenze per attuare un programma di sviluppo sostenibile grazie ad un efficace utilizzo dei fondi europei, per la crescita e la valorizzazione delle opportunità interne ed esterne nell’ambito di una nuova Governance locale, in un processo reale di integrazione territoriale. Il Comune deve diventare regista dello sviluppo economico e stabilire alleanze e nuove sinergie principalmente con gli attori della nostra economia. Una buona Governance presuppone l’integrazione delle risorse umane, culturali, sociali, imprenditoriali e professionali del paese. Vogliamo condividere con i cittadini una prospettiva di vera democrazia partecipativa. Il paese deve crescere anche sotto il profilo del decoro, della qualità della vita e della sicurezza. Per le fasce e i soggetti più deboli ci sarà la massima attenzione dell’amministrazione con il potenziamento dei servizi sociali. Con i giovani inizieremo un dialogo costruttivo mettendoci in una posizione d’ascolto massimo. Rivedremo l’organizzazione in un un’ottica di razionalizzazione dei compiti perché possa orientare la sua attività sul raggiungimento degli obiettivi fissati dall’amministrazione. Noi pensiamo di avere tutte le carte in regola e le competenze amministrative necessarie per attuare questo grande progetto di rinascita di Santa Croce. Noi crediamo che questo sogno possa e debba attuarsi. Da parte nostra ci sarà il massimo impegno e l’entusiasmo per realizzarlo condividendolo con tutti i cittadini, giovani e meno giovani, con gli imprenditori, con i commercianti, con le associazioni.