Agnello: “Da Barone modi autoritari. S.Croce non è la Corea del Nord”
Piovono critiche sul sindaco di Santa Croce, Giovanni Barone, all’indomani del comunicato stampa in cui il primo cittadino ha attaccato le opposizioni, ree di non aver approvato l’assestamento di bilancio. E definendo il comportamento dei consiglieri uno “sfregio alla città”.
L’ultimo a replicare, in ordine di tempo, è il capogruppo di Liberi di Scegliere, Luca Agnello: “Con le imprese agricole in ginocchio, colpite dagli eventi atmosferici di due giorni fa; con una famiglia di nostri concittadini rimasti in mezzo a una strada con la casa bruciata e senza sostegno delle istituzioni; il Sindaco invece che gettare acqua sul fuoco cercando collaborazione, continua a denigrare il Consiglio comunale, massima espressione della rappresentanza popolare. Purtroppo per lui siamo nella Repubblica Italiana, non in Corea del Nord, e qua la politica si fa ancora con la condivisione, il dialogo, la partecipazione e non con l’anarchico autoritarismo e aizzando il popolo contro gli avversari. Rigettiamo con fermezza e disgusto l’ennesima accusa lanciata al nostro gruppo consiliare che, ricordiamo, è stato eletto col ruolo di opposizione, sbeffeggiato sul palco e mai ascoltato dal Sindaco fin dai tempi in cui, tronfio, godeva di maggioranza bulgara. Il Sindaco dimentica volutamente di raccontare che adesso è talmente isolato e abbandonato che neanche un nostro misericordioso voto favorevole sarebbe stato sufficiente all’approvazione delle sue proposte”.
“Il Sindaco – continua Agnello – dimentica anche di citare direttamente tra le accuse l’assenza, per noi legittima e rispettosa, di altri colleghi di opposizione, forse nel patetico tentativo di sperare almeno nel loro futuro sostegno. Un santacruciaro con dignità politica, persa la maggioranza, si sarebbe dimesso per il bene del suo paese (patto che noi avevamo invece sottoscritto nel nostro programma elettorale); questo Sindaco ha preferito invece non rinunciare al suo sempre più piccolo harem politico vivacchiando alla giornata e queste purtroppo sono le conseguenze del suo ingiustificato isolamento. Invitiamo caldamente il Sindaco a un profondo bagno di umiltà cambiando subito atteggiamento non solo perché sta perdendo la stima e il sostegno di tutta la politica locale (noi compresi) ma soprattutto perché ci aspettano ancora molte scelte importanti per il futuro di Santa Croce come Piano Regolatore e Gestione Idrica e non possiamo permetterci ulteriori teatrini personalistici”.