“Se davvero tenesse al bene comune il sindaco si sarebbe già dimesso”
“Se il sindaco avesse pensato davvero al bene comune, sarebbe a casa da oltre un anno. Dopo aver logorato dall’interno la coalizione che lo ha fatto eleggere, e aver constatato di non avere più i numeri in aula, avrebbe dovuto dimettersi”. Lo dicono in una nota i consiglieri comunali Piero Mandarà e Antonella Galuppi, replicando agli attacchi del primo cittadino. “Qualche settimana fa il Consiglio comunale ha dimostrato di avere a cuore le sorti della città, approvando il Bilancio di previsione 2021. Barone, troppo assorbito dal proprio ego, non può pretendere che ogni atto sconclusionato della sua giunta venga accolto a capo chino da un organo di controllo, rappresentativo della volontà popolare, che negli ultimi mesi lui stesso ha provato a spogliare delle sue funzioni – sostengono i due consiglieri –. E’ impensabile ridurre il Consiglio comunale a una leva automatica per azionare i propri desiderata. E’ impensabile costruire una realtà artefatta, dove lui è il buono e gli altri sono i cattivi. E’ impensabile continuare a mentire spudoratamente alla città, millantando la perdita di finanziamenti. L’unica preoccupazione del sindaco, ormai proiettato – lui sì – alla campagna elettorale, è spacciare i successi che non gli appartengono come propri. Non ci riconosciamo in questo modo di fare politica e continueremo ad opporci, fieramente, alla propaganda di un primo cittadino che antepone i like su Facebook al benessere della propria comunità”.