Chi vuol essere sindaco? La geografia confusa di partiti e candidati
Se a Modica la tromba d’aria ha divelto e distrutto alberi e capannoni mettendo in ginocchio molte attività, a Santa Croce “aria di timpesta e vientu di scumpigghiu forti” ha compromesso la vita politica già definita con apprensione in piazza “trubbila, trubbila assai“. Perché mai mi chiederete Voi. Presto detto, queste le ultime dal fronte: scoperti gli altarini di “niente santi in paradiso” il nostro sindaco uscente adesso cerca la Titina, la cerca e non la trova, ora qua ora la bussando anche alle porte dell’UDC che a Santa Croce ancheggia con la sinistra (ma quella di Articolo 1 di Manlio La Ciura). Sì, anche lui candidato a sindaco direte voi (ahahahah). Promesso, ne vedremo delle belle, rispondo io.
E allora? Ricapitoliamo per i più distratti: La sinistra è spaccata anzi spaccatissima. All’asse FdI, Lega e Diventerà Bellissima manca ancora all’appello Forza Italia che da soubrette vuole indossare il costume di prima donna avendone forse le belle gambe ma non certo il talento. A questo punto si presentano sulla scena due personaggi. Da una parte lo straniero venuto dal West Filippo Frasca, che per la sua candidatura ha sfoderato ItalExit S.C., dall’altra Luca “doppiopetto” Agnello, valente oppositore, ma dal doppiopetto per tutte le stagioni, che con la sua lista oscilla a sinistra ma eventualmente anche a destra. Di certo però non avendo ancora il doppiopetto da grande cerimonia non ufficializza la sua candidatura a sindaco. Vi vedo alquanto stanchi e confusi, ma Vi prego di seguirmi ancora, perché mentre scrivo il 7° cavalleggeri del centro-destra provinciale è riunito attorno a un tavolo che (colpo di scena!) si arricchisce dell’U.D.C. nella persona di Pinuccio Lavima, il quale impavidamente disconosce il caro sindaco uscente cantando un irriverente “fatti più in là”. Ma questa, signori, è un’altra storia. Da Santa Cruz è tutto, per adesso.