Fu luce sulla SC35: “Ma il sindaco tronfio dimentica chi l’ha aiutato”
“Siamo davvero felici che un’arteria stradale come la SC35, che collega Santa Croce Camerina a Punta Secca, trafficatissima in estate e non solo, possa finalmente essere valorizzata da un’adeguata illuminazione, con la quale ci si augura di scongiurare i numerosi incidenti stradali, a volte mortali, che si sono verificati. Ma ci sentiamo particolarmente indignati per le modalità adottate dal sindaco, un padrone di casa irrispettoso del lavoro altrui”. Lo scrivono in una nota i consiglieri comunali Piero Mandarà e Antonella Galuppi, nel giorno dell’inaugurazione del nuovo impianto di pubblica illuminazione lungo la Santa Croce-Punta Secca.
“Stiamo assistendo all’ennesima celebrazione in cui si evidenzia che esiste ‘una squadra’ solo al momento di operare (e senza la quale non sarebbero possibili molte cose) ma non al momento di raccoglierne i risultati. Non possiamo accettare – evidenziano Mandarà e Galuppi – di ricevere una Pec con la quale, noi consiglieri veniamo invitati a partecipare all’inaugurazione di qualcosa che noi stessi abbiamo contribuito a rendere realtà. Il sindaco dimentica che il risultato ottenuto è figlio di un iter lungo e farraginoso. Ci sono state molte riunioni serali, caratterizzate, a volte, da fortissimi scontri dove noi abbiamo cercato di fare da ago della bilancia per poter addivenire alla quadratura del cerchio. Diverse volte abbiamo sollevato in Consiglio comunale il fatto che la SC35 era, più che una strada, un itinerario insidioso, dove l’assenza di illuminazione e di segnaletica, orizzontale e verticale, di notte decuplicava i rischi. Abbiamo anche votato in Consiglio atti determinanti vedi l’inserimento dell’opera nel Piano Triennale delle opere pubbliche e la delibera N° 84 del C.C. relativa alla Relazione illustrativa sul bando della Pubblica Illuminazione. Senza il voto del Consiglio comunale l’opera non si sarebbe potuta realizzare”.
“Adesso, dopo aver contribuito al raggiungimento di un risultato importante (da implementare con altri accorgimenti) siamo chiamati ad assistere ad una campagna elettorale in piena regola, compresa di Banda musicale (che stimiamo e verso la quale nutriamo il massimo rispetto) e brindisi finale. Questa – concludono Mandarà e Galuppi – non dovrebbe essere la vittoria di uno solo ma di tutti i cittadini, perché il Consiglio comunale che ha votato in merito, attraverso i suoi rappresentanti, è promotore di quanto si è realizzato e non un semplice ospite da invitare. La nostra dichiarazione non ha lo scopo di farci attribuire meriti personali di cui non abbiamo bisogno, quanto di mettere i puntini sulle parecchie “i” che ne sono sprovviste. Per concludere, vogliamo ricordare una frase che spesso il Sindaco, durante i Consigli comunali, ribadisce con veemenza: “Quando si sbaglia o quando si indovina, non è il singolo assessore o il singolo consigliere su cui ricade la responsabilità o il successo. siamo responsabili tutti o abbiamo merito tutti”. Errare è umano, perseverare è diabolico”.