Palestra Loris, solito schema per l’affidamento: il Consiglio si ribella
La palestra tensostatica intitolata alla memoria del piccolo Loris Stival torna ad essere motivo di accesa discussione fra i consiglieri comunali, dopo la decisione del sindaco Giovanni Barone di emettere una delibera di Giunta (n.184 del 11/10/2021) con la quale si affida l’uso temporaneo della suddetta, dal 01/11/2021 al 30/06/2022. Ciò che viene messo in risalto non è il fatto che la struttura possa essere utilizzata per attività sportive, anziché rimanere abbandonata a se stessa, bensì il fatto che il primo cittadino abbia deciso, di sua sponte, di portare avanti un’iniziativa con le stesse identiche modalità che l’avevano condotta alla bocciatura durante il Consiglio comunale del 15 febbraio 2021.
In tale occasione, il sindaco aveva presentato uno schema di contratto per la concessione del comodato d’uso di tale impianto, per 24 mesi, a partire dal 01/04/2021. Durante la seduta erano stati contestati dall’opposizione alcuni punti salienti, fra cui: il fatto che la palestra venisse concessa a titolo gratuito, senza alcun contributo da parte dell’associazione aggiudicante, e che si individuasse, nello specifico, la pallavolo come sport, omettendo altre tipologie sportive che sarebbero state compatibili con la stessa struttura. Pertanto, il tutto si era concluso con la bocciatura della delibera con 6 voti sfavorevoli (Mandarà, Galuppi, Giavatto, Cappello, Zisa, Agnello).
La presa di posizione del sindaco Barone, che incurante della decisione del Consiglio comunale ha continuato imperterrito la sua idea, ha generato, nei consiglieri che avevano dato il loro voto sfavorevole, incredulità e biasimo, tanto che hanno firmato una lettera indirizzata al sindaco, al segretario comunale, al coordinamento regionale dell’attività di vigilanza e controllo degli Enti locali, al presidente del Consiglio e, per conoscenza, all’assessore allo sport, Riccardo Cugnata, manifestando riprovevolezza verso il comportamento del primo cittadino che, a loro avviso, ancora una volta, ha scavalcato la volontà del Consiglio comunale, espressione di tutti i cittadini, per seguire delle logiche personalistiche e di potere assoluto.