Centro diurno, Mandarà: “Torni alla sua funzione. C’è bisogno di socialità”
“Dopo alcuni mesi di stop a causa dell’emergenza sanitaria, i centri diurni di tutta Italia stanno riaprendo. Tranne quello di Santa Croce, che rimane chiuso per volere del sindaco. Il quale, senza coinvolgere altri nella sua scelta, ha individuato nell’edificio riservato alla Terza primavera un punto vaccinale. Peccato che negli altri comuni della provincia, per il medesimo scopo, vengano utilizzate strutture più adatte e conformi come palestre e capannoni”. Lo scrive in una nota Piero Mandarà, presidente del Consiglio comunale, che nei giorni scorsi ha chiesto un incontro al primo cittadino: “Ma Barone, con la solita spocchia, si è negato perché sostiene che la sua decisione è irreversibile”.
“Tornare a occupare i locali del centro diurno – riprende Mandarà – sarebbe per gli anziani e le associazioni, che svolgono attività al suo interno, un importante segnale di ritorno alla socialità. Non farlo, al contrario, produce disagio e preoccupazione. Sono le fasce più drammaticamente colpite dalla pandemia – argomenta il presidente del Consiglio – che hanno bisogno del consolidamento, non certo della eliminazione, dei servizi di welfare. Eppure, malgrado il regolamento per l’utilizzo del Centro ne limiti l’impiego per usi e scopi afferenti all’attività degli anziani e dei più deboli, ancora una volta prevale l’arroganza e l’irrazionalità del singolo, che ha deciso altrimenti”.
“E’ giusto – ribadisce Mandarà – che venga garantita priorità all’attività vaccinale in tutti i suoi aspetti. Concordo sul fatto che vada aumentato il numero delle giornate dedicate alla vaccinazione, ma è altrettanto vero che Santa Croce dispone di tante altre strutture si presterebbero – e meglio – a un utilizzo di questo tipo, perché godono di spazi più ampi e di parcheggi all’esterno. Penso alla palestra tensostatica, ai locali del poliambulatorio o del Mercato ortofrutticolo, al distaccamento dei Vigili del fuoco. Ci auguriamo che queste proposte possano diventare oggetto di valutazione; se questo non dovesse accadere, presenterò un ordine del giorno in Consiglio comunale per far riaprire al più presto questo luogo di aggregazione e socializzazione vitale per le fasce deboli. Condanno, infine, i modi e i toni con cui il primo cittadino ha ‘accolto’ la delegazione degli anziani presso la sua stanza a palazzo di città. Un sindaco eletto dovrebbe comportarsi in maniera sobria e istituzionale. Sempre”.