Consiglio comunale: via libera alla riduzione della Tari per 210 mila euro
Un Consiglio comunale dai toni pacati e collaborativi è quello che si è svolto lunedì ieri nell’aula consiliare del Comune di Santa Croce Camerina. Presenti, oltre al Presidente del Consiglio, i consiglieri Santodonato, Candiano, Gravina, Agnello, Zago, Cappello, Zisa e Galuppi. Nell’ambito delle comunicazioni iniziali, il sindaco, Giovanni Barone, ha specificato che l’inizio dei lavori per le opere pubbliche, relativamente al 2021, in applicazione alla Legge 160 del 27 dicembre 2019, è stato prorogato al 15 ottobre 2021. Mentre il Presidente del Consiglio, Piero Mandarà, ha riferito che durante la conferenza dei capigruppo, convocata venerdì 10 settembre, si è deciso di organizzare alcuni incontri coinvolgendo i consiglieri comunali ed i tecnici per esaminare il PRG ed ottenere maggiori dettagli in merito.
Dopo la lettura ed approvazione dei verbali, si è passati al punto 3, relativa alla cessione di alcuni immobili censiti allo scopo di favorire la messa in sicurezza e l’ammodernamento della strada che collega la provinciale 36 (Santa Croce-Marina di Ragusa) col Ccr. Ha illustrato la questione il sindaco: “Si intende allargare una stradina esistente che conduce ad un centro di raccolta comunale, per cui si vorrebbe acquistare il terreno adiacente, essendoci, da parte dei proprietari, la volontà di cedere la porzione di terreno per un importo di 15.000 (quindicimila) euro”. Il consigliere Agnello ha chiesto maggiori delucidazioni in merito alla questione che dubita sia di competenza del Consiglio comunale. Ha risposto l’Arch. Gaudenzio Occhipinti, promotore della delibera, affermando che “il Consiglio deve approvare la cessione volontaria dei proprietari richiedenti. Se la proposta non viene approvata è come privare il Consiglio di un suo patrimonio. Infatti, il Comune, invece di mettere in proprio il procedimento ablativo, di esproprio, che richiederebbe parecchio tempo da un punto di vista burocratico, si avvale della normativa che prevede la cessione volontaria, ed è possibile fare degli interventi sul terreno perché l’area è fuori dal vincolo paesaggistico”. Il punto è stato approvato all’unanimità ed ha ottenuto anche l’immediata esecutività.
Si è passati, poi, al punto 4. Nel frattempo, si è presentato in aula il consigliere Schembari. Si trattava del riconoscimento della riduzione TARI per le utenze domestiche e non domestiche per fronteggiare le ricadute negative dell’emergenza sanitaria causata dal COVID-19, proposta di giunta dell’Assessore Santodonato. Ha illustrato il Ragioniere Capo, Bruno Busacca. Le agevolazioni sono state ottenute attraverso trasferimenti della Regione e dello Stato, per un importo pari a 210.000 (duecentodiecimila) euro. Tale cifra si è ritenuto di ripartirla metà per garantire una riduzione della TARI per le utenze non domestiche, quindi, per le imprese commerciali che hanno subìto conseguenze dalla pandemia, per l’altra metà destinarle alle famiglie (utenze domestiche) dividendo, ulteriormente, l’importo riservato: metà per i buoni spesa e le utenze (luce, affitto, ecc..) e metà per la TARI. Saranno i servizi sociali ad individuare i soggetti secondo lo stato di bisogno. Il punto è stato approvato all’unanimità ed ha ottenuto l’immediata esecutività.
Il punto 5, illustrato dal Sindaco come delibera pre-bilancio, riguardante le aree e fabbricati da destinare all’edilizia residenziale pubblica e alle attività produttive e terziarie, è stato approvato all’unanimità ed ha ottenuto l’immediata esecutività.
Per quanto concerne il punto 6 – “Adeguamento degli oneri per il permesso di costruire” – il sindaco ha spiegato che gli oneri di urbanizzazione sono rimasti invariati rispetto allo scorso anno, mentre i costi di costruzione sono stati adeguati dall’ISTAT all’1,6%. La votazione ha approvato il punto con 8 voti su 10 ed ha ottenuto l’immediata esecutività con 8 voti su 10. Si sono astenuti Cappello e Zisa.
A conclusione del Consiglio, il punto 7 ha previsto un’interrogazione che il consigliere Agnello ha letto a nome del gruppo “Liberi di scegliere” in cui si lamentava la sporcizia ed i rifiuti che rimanevano in Piazza Mercato Vecchio subito dopo il mercato del giovedì, chiedendo delle soluzioni per risolvere il problema. Il sindaco ha risposto che sarebbe intervenuto sia sugli operatori del mercato che sulla ditta Busso per cercare di discutere sulla questione. Agnello ha risposto dicendo che sarebbe stato compito dell’assessore al ramo (Zocco, ndr) occuparsi del problema e ha chiesto di trasformare l’interrogazione in mozione, all’interno dello stesso Consiglio comunale.
È stata fatta verbalizzare, dal consigliere Agnello, la seguente mozione: “Vista la risposta del Sindaco, il Consiglio comunale impegna l’amministrazione a risolvere le problematiche oggetto dell’interrogazione entro i prossimi 30 giorni. In caso di mancata risoluzione, a revocare la delega al decoro urbano, all’assessore di competenza”. La maggioranza ha chiesto 5 minuti di sospensione. La consigliera Galuppi ha dichiarato di approvare la mozione solo nella prima parte, inerente la soluzione del problema, ma di non condividere la revoca della delega all’assessore di riferimento. La consigliera Zago ha sostenuto di essere in linea col pensiero della Galuppi. Il sindaco, intervenuto sulla questione, ha dichiarato che le responsabilità politiche non ricadono sul singolo perché è la Giunta che agisce, quindi, fa ricadere la responsabilità su se stesso. La Santodonato ha abbandonato l’aula e la mozione è stata emendata con 7 voti favorevoli e due astenuti (Candiano e Gravina).