Una 18enne alla guida della Lega giovani: “I ragazzi vanno ascoltati”
Si è tenuta la prima riunione ufficiale della sezione Lega-Salvini Premier di Santa Croce Camerina. Ad aprire i lavori il neo Referente cittadino Adolfo Robusti, il quale ha indicato il percorso politico su cui la Lega santacrocese dovrà impegnarsi per il rilancio del proprio territorio, anche in vista delle prossime Amministrative: lavoro, turismo, servizi e sicurezza. Presente all’incontro anche la neo-coordinatrice cittadina dei giovani Carola Giansiracusa, il cui obiettivo è costruire un gruppo di ragazzi validi, capaci offrire a chi amministra la città un punto d’osservazione nuovo; e in grado, dopo un accurato processo di formazione civica e politica, di potersi proporre per svecchiare la classe dirigente.
Come è iniziato il tuo avvicinamento alla politica?
“Voglio ringraziare Adolfo Robusti e Piero Mandarà per la fiducia accordatami. Mi hanno contattato, spiegandomi il progetto, e riconoscendo in me una propensione verso la cosa pubblica. Sono entusiasta e spero di trovare un percorso per esprimere le mie idee e al tempo stesso formarmi politicamente”.
Perché la Lega?
“Perché è il partito del fare, che non è rimasto imprigionato – come molti dei suoi detrattori – nelle ideologie del passato. E’ un partito che si occupa dei territori, che guarda al cuore del problemi e tenta di risolverli senza troppa retorica. Secondo me la politica non è il luogo in cui si attaccano gli avversari per le loro idee, cercando a tutti i costi la contrapposizione. Ma uno spazio in cui si cerca di costruire una prospettiva di vita migliore per tutti”.
In futuro Santa Croce potrebbe avere un sindaco leghista?
“Sì, del resto i sindaci della Lega in Sicilia esistono, e sono sindaci che hanno portato più sicurezza e maggiore tutela del cittadino, hanno offerto servizi più efficienti. A Santa Croce serve un sindaco che faccia ritornare la gente nelle piazze e nelle strade, rivalutando il centro storico e l’economia cittadina. Un sindaco che sappia ascoltare noi giovani, che non ci consideri un semplice orpello per la campagna elettorale”.
Santa Croce non è una città sicura?
“No. Per la sicurezza andrebbe istituita la figura di un vigile di quartiere, che coadiuvi le forze dell’ordine durante i servizi di controllo. Ci sentiremmo tutti un po’ più tutelati”.
Si parla spesso della disaffezione dei giovani nei confronti della politica. E’ così accentuata, secondo te?
“Credo che si esageri nell’affermare che i giovani non si interessino alla politica. La verità è che i ragazzi a volte non trovano spazi adeguati di democrazia partecipata, vengono esclusi dalle scelte dei ‘grandi’, e, pertanto, si dedicano ad altro. I giovani vanno ascoltati, formati, valorizzati: solamente in questo modo si può costruire una nuova classe dirigente”.
Quali sono le tue idee e i tuoi progetti per i giovani santacrocesi?
“Mi piacerebbe che i giovani restassero a Santa Croce senza dover necessariamente andare a cercare possibilità e svago in altri comuni: per questo è fondamentale incentivare la rivalutazione del centro storico, coinvolgendo anche le associazioni territoriali con eventi e manifestazioni, incentivando la proposta turistica: la rivalutazione territoriale passa dalle nostre mani. Mi piacerebbe molto ascoltare il parere dei commercianti locali oltre che quello dei miei coetanei, per trovare insieme una sinergia, che possa muoversi in questa direzione. Metterò a disposizione tutte le mie energie per creare, assieme ad altri giovani, un gruppo forte e coeso”.