Consiglio comunale: approvata la revoca delle delibere su Imu e Irpef
Alla ripresa della seduta del Consiglio comunale, sospesa ieri per la caduta del numero legale, sono state approvate (con 6 voti favorevoli e 3 contrari) le due proposte dell’Amministrazione che prevedono la revoca delle due delibere relative all’abbattimento delle aliquote Imu e dell’addizionale Irpef. Secondo il ragioniere capo, dott. Bruno Busacca, la conferma dei “tagli” avrebbe portato il Comune al dissesto. Giavatto, dopo aver polemizzato per lo slittamento del punto 2 (con annessa lettura di tutti i verbali) nella seduta di venerdì, al momento della trattazione ha abbandonato l’aula in compagnia della consigliera Zisa. La Galuppi ha parlato di “comportamento ignobile”.
—
Il riassunto di venerdì sera
E’ terminata con un rinvio di 24 ore, e appena tre punti approvati, la seduta del Consiglio comunale di ieri. Dopo la richiesta iniziale della consigliera Zisa di rinviare di un’ora la seduta per permettere al consigliere Cappello di unirsi ai lavori, il collega Giavatto ha preteso la lettura di tutti i verbali della seduta precedente: ma la proposta è stata bocciata grazie a un’impuntatura del consigliere Gravina, che con la maggioranza dei presenti ha ottenuto il rinvio del punto 2) in fondo all’ordine del giorno.
La votazione, dopo quasi un’ora di lungaggini, si apre con la presa d’atto del punto 3), relativa all’impossibilità dell’Amministrazione di approvare il Bilancio consolidato, che ottiene il ‘via libera’ al quarto tentativo. Ma la polemica torna d’attualità immediatamente dopo, al punto 4), con una nuova richiesta di lettura del regolamento del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria: come hanno chiarito in tandem il ragioniere capo Busacca e la segretaria comunale, si tratta di una norma propedeutica all’istituzione del tributo (la vecchia Tosap) e, di conseguenza, al rilascio delle concessioni del suolo pubblico. La proposta, dopo un altro momento di resistenza, è stata approvata con 8 voti favorevoli e 2 astenuti. Passa anche il Piano Economico Finanziario Tari con l’astensione, questa volta, di quattro consiglieri.
Il dibattito si infiamma sul punto 6), relativo alla revoca della delibera, approvata la scorsa volta, relativa alla riduzione dell’IMU sui terreni agricoli e sulle seconde case. Cappello si collega in streaming mentre il ragioniere capo, interpellato dal Consiglio, spiega che l’atto di revoca non nega la possibilità, in un secondo momento e in sede di Bilancio, di modificare le aliquote. Interviene il sindaco: “Non dobbiamo cadere in paradossi: non si può da una parte aiutare la cittadinanza abbassando l’Imu (è desiderio di ogni amministratore) e dall’altro colpire le categorie deboli. La riduzione che viene prospettata qui oggi, rischia di avere conseguenze su anziani, disabili e studenti pendolari. Se vogliamo dare un segnale, tagliamo metà dell’Imu agricola, agevolando i nostri produttori, o i servizi non essenziali come le feste; ma non intacchiamo i servizi sociali”.
Il presidente Mandarà assume l’impegno formale di convocare una conferenza dei capigruppo per avanzare una serie di proposte sulla rimodulazione delle aliquote. “Tra le facoltà degli amministratori – sottolinea il consigliere Agnello – c’è quella di tagliare le indennità degli amministratori, per recuperare 35 mila euro a valere sul 2021. E’ una vostra scelta farlo o meno. Intanto formulo un atto di impegno affinché, già alla prossima seduta, l’Amministrazione presenti un piano diverso di approvazione delle aliquote, nel rispetto delle istanze già presentate dai consiglieri comunali nelle precedenti sedute”. La proposta di Agnello non passa, così il capogruppo di Liberi di Scegliere, assieme a Zisa e Giavatto (ma anche Cappello da remoto) abbandonano i lavori facendo cadere il numero legale. Dure condanne da parte di Zago e Galuppi.