La rinascita degli Scout: uno strumento di crescita per i giovani
Il gruppo Agesci Santa Croce Camerina 1, già al suo terzo anno di vita associativa, rappresenta un punto di riferimento per i vari giovani della comunità Camarinense. L’Agesci è “ritornata” a S. Croce grazie all’intuizione di Padre Puglisi. Al suo insediamento come Parroco della chiesa locale, ha rivolto sin da subito la sua attenzione ai vari gruppi ed in particolare al mondo dei giovani di Santa Croce per i quali era necessario offrire una risposta in termini di crescita e socializzazione. Memore dell’esperienza portata avanti dall’Agesci in tanti anni anche nel nostro territorio e apprezzando la valenza educativa dello scoutismo, inteso come percorso di crescita a 360 gradi, ha caldeggiato la riapertura del gruppo. Così ha coinvolto ex scout, ex capi o adulti che avevano vissuto l’esperienza dell’Agesci, adulti con storie e percorsi diversi ma accomunati dal desiderio di ritornare a giocare insieme al grande gioco dello scoutismo.
E’ iniziato così… quasi come per gioco l’idea di rimettere in sesto il gruppo…perché è proprio vero Semel scout, Semper Scout. Inizialmente il gruppo di adulti, formato da circa 15 persone ha intrapreso un percorso di formazione lungo ed impegnativo, durato circa 1 anno, supportati dalla comunità capi del Comiso 2, seguito da un periodo di tirocinio presso lo stesso gruppo. Finalmente il 4 marzo 2018, in una chiesa gremita e festante si è svolto il primo momento ufficiale: la cerimonia dei fazzolettini che ha sancito la nascita del gruppo. Una cerimonia densa di emozioni, che ha coinvolto la nascente comunità capi, ma anche i tanti presenti alla celebrazione che indirettamente o direttamente, negli anni passati avevano vissuto la vita associativa dell’Agesci
Finalmente a settembre dello stesso anno, con l’approvazione del Patto Associativo da parte della zona è iniziata l’attività del gruppo con l’apertura delle tre branche previste dall’associazione:
– Branco: Lupetti
– Reparto: E G
– Clan R S
Da subito quello che si è riscontrato è stato l’entusiasmo di tanti ragazzi che hanno scelto di far parte della grande famiglia degli scout. La grandezza dell’Agesci sta proprio in ciò, riuscire a coinvolgere nelle varie branche ragazzi dagli 8 ai 21 anni, sviluppare un percorso educativo che inizia nel branco all’età di 8 anni e si conclude nel clan a 21 anni. Un percorso educativo che mira alla formazione dei ragazzi attraverso il contatto con la natura, utilizzando la dimensione del gioco, dell’avventura e della strada, intesi come strumenti per accrescere le potenzialità di ognuno, ma anche come crescita spirituale in cui il Creato diventa qualcosa da custodire e da amare. Infatti il gruppo ha aderito fin da subito alle proposte ecologiche degli amministratori locali in quanto gruppo educativo e attento alla vita del paese in cui viviamo.
Oggi il gruppo consta di 75 ragazzi iscritti e di 15 capi. Il gruppo in questo ultimo anno ha continuato la sua attività rispettando le forti limitazioni imposte dall’emergenza COVID. In particolare nei lunghi mesi del rigoroso distanziamento in cui non è stato possibile utilizzare i classici strumenti del metodo, in cui è venuta meno la possibilità del gioco a tu per tu, la Co.Ca., facendo proprio l’insegnamento di Baden Pawell, si è “Sforzata sempre di vedere ciò che splende dietro le nuvole più nere”.
Così, i capi si sono adoperati per reinventare strategie, hanno rispolverato la creatività di ognuno pur di per mantenere viva la relazione educativa. I ragazzi sono stati capaci di reagire in modi diversi agli stimoli offerti e tra mille limitazioni sono riusciti a preservare quanto di bello e buono avevano già vissuto nei periodi precedenti. Così già da ottobre 2020 le attività sono ricominciate grazie all’utilizzo di un campo messo a disposizione dalla Parrocchia e rivalutato dal lavoro del gruppo.
La vita all’aria aperta, caratteristica essenziale del metodo scout, ha permesso una ripartenza più sicura e un prosieguo delle attività, pur nelle limitazioni imposte dalla situazione attuale. L’auspicio è di poter ritornare a vivere e a ripercorrere le piste e i sentieri di questa avventura.