E’ finita la zona rossa. In due settimane solo tre positivi in meno
Santa Croce non è più zona rossa: l’ordinanza di Musumeci, che scade questa sera alle 24, non è stata prorogata. Da domani si torna in arancione, con la possibilità di spostarsi all’interno del territorio comunale e la riapertura di alcune attività come parrucchieri e centri estetici. “A conclusione di questi 15 giorni – dichiara il sindaco Giovanni Barone -, mi corre l’obbligo di ringraziare i santacrocesi e tutti coloro che hanno collaborato per vigilare che si osservassero le regole imposteci, la nostra polizia locale e le altre forze dell’ordine grazie particolare per il ‘gruppo tutela del territorio’. E un’immensa gratitudine ai miei concittadini che in grande maggioranza hanno rispettato l’ordinanza del Presidente della Regione, evitando assembramenti e mettendo in atto tutte le misure di prevenzione al contagio del virus, facendo sì che la situazione a Santa Croce non si aggravasse in termini numerici di contagi”. I casi, in appena due settimane, sono diminuiti di tre unità: da 52 (del 7 aprile) ai 49 (di oggi).
“Ricordiamo che nella nostra città in poco tempo, nel mese scorso, i casi erano aumentati in modo preoccupante e repentino e ricordiamo ancora che in città è presente la ‘variante inglese’ con soggetti positivi al Covid da più di un mese e per alcuni ancora non si intravede la negativizzazione – conclude Barone – Per fortuna e, per il grande senso di responsabilità dei Santacrocesi non si registrano ad oggi nuovi focolai. Questo è un periodo che mi vede particolarmente vicino a tutte quelle attività economiche che hanno subìto un grave danno a causa dell’emergenza sanitaria. Il Comune si farà carico per tutte quelle competenze che l’Ente potrà sostenere ad iniziare dallo sgravio delle tasse comunali del 2020 termine di presentazione istanze prorogato a metà maggio e stiamo lavorando, col sostegno dello Stato, anche per sgravare pure quelle dell’anno in corso. Inoltre, si stanno raccogliendo le ultime domande per ottenimento dei ‘buoni spesa’, attingendo agli ultimi fondi disponibili.”