Mandarà e Galuppi: “Zona rossa decisione tardiva. Ora i controlli”
È polemica a Santa Croce Camerina contro l’ordinanza della Regione che ha istituito la zona rossa, dal 9 al 22 aprile. “Giudichiamo la richiesta del sindaco tardiva e inappropriata – scrivono in una nota i consiglieri comunali Piero Mandarà e Antonella Galuppi –. Nell’ultimo mese i dati non sono cambiati di una virgola. Avanzare la richiesta nei tempi opportuni, probabilmente ci avrebbe già permesso di abbassare la curva e superare le criticità”. “E’ chiaro – proseguono i consiglieri – che la valutazione sulla zona rossa debba essere fatta dagli organi competenti, cioè dal presidente della Regione, sentite le relazioni del dipartimento di Prevenzione dell’Asp sui dati certi, interpretando la crescita dell’epidemia attraverso la variazione giornaliera del numero dei contagiati, dei guariti e deceduti. Ma non ci risulta che dai dati trasmessi dall’ASP nell’ultimo mese ci sia stato un incremento rilevante dei positivi. L’Amministrazione, in ogni caso, avrebbe dovuto utilizzare questo tempo per informare cittadini e il Consiglio comunale su ciò che stava avvenendo e sulle decisioni che sarebbe stato più appropriato assumere. Invece, la gestione dei numeri e delle richieste è parsa superficiale”.
“Per la salute dei nostri concittadini e per arginare la diffusione del virus – continuano Mandarà e Galuppi – ci rimetteremo alle decisioni degli organi competenti che rivaluteranno a breve la decisione sulla possibilità di prorogare il provvedimento della zona rossa, ma non bisogna dimenticare che le nostre attività economiche e commerciali sono in sofferenza e intervenire con importanti aiuti economici, anche attraverso il bilancio comunale, sarebbe di fondamentale importanza. In questo momento difficile – concludono i due consiglieri – a differenza di chi sa solo puntare il dito contro, vogliamo rivolgere un appello a chi dovrebbe fare rispettare le regole. Ad oggi, purtroppo, i controlli risultano insufficienti. Per istituire la zona rossa, bisogna essere in grado di garantire un costante monitoraggio del territorio. Dal primo approccio, pare che il sindaco non abbia gli strumenti per farlo. E allora, perché richiederla?”.