La maggioranza in frantumi: stop al regolamento sui vigili volontari
Il comune di Santa Croce resta senza Bilancio consolidato, ossia lo strumento contabile che ha lo scopo di rappresentare la situazione finanziaria e patrimoniale e il risultato economico dell’attività svolta dall’Ente attraverso le proprie articolazioni organizzative, i suoi enti strumentali e le società controllate e partecipate. Nel caso del Comune di Santa Croce, le due società che si muovono nel perimetro di consolidamento sono la S.R.R. Ato 7 Ragusa e la Ato Ambiente Ragusa che, nonostante le sollecitazioni, non hanno ancora approvato il bilancio 2019. Per questo l’Amministrazione aveva chiesto ai consiglieri di prendere atto “della impossibilità di predisporre il bilancio consolidato 2019”. Ma di questi tempi non vanno bene nemmeno i formalismi: il punto, infatti, è stato bocciato con 3 sì, 5 no e un astenuto.
La medesima sorte è toccata a un’altra presa d’atto, relativa al Piano economico finanziario Tari (4 sì, un no e 4 astenuti). C’è tempo fino al 30 aprile per riproporre la questione. Il Consiglio, dove la maggioranza da settimane non esiste più, ha stoppato, inoltre, il regolamento utile all’applicazione del canone sulla pubblicità e del canone mercatale; e quello relativo ai volontari di polizia municipale, per il rammarico dell’assessore al ramo, Patrizia Mandarà.
Approvata, con il voto favorevole di Gravina e Santodonato (Forza Italia) una mozione sulle opere di compensazione per l’impianto fotovoltaico che sorgerà in contrada Muraglie. Con l’atto prodotto, si impegna l’Amministrazione a valutare la possibilità di revoca della delibera di giunta e decidere sull’utilizzo di 750 mila euro attraverso un tavolo di concertazione con le forze politiche, dando priorità ad alcuni interventi come la sistemazione del tratto di strada da Punta Secca a Torre di Mezzo (dove verranno disposti 75 nuovi pali illuminanti). La maggioranza, ormai allo stremo, ha ritirato invece la mozione relativa alla modifica del regolamento del marchio ‘Primizie di Montalbano’. Il sindaco, interrogato da Cappello (Pd), ha chiarito infine che “l’Amministrazione ha fatto tutti gli approfondimenti del caso, giungendo alla conclusione che nella convenzione” con l’Avvocatura dell’ex provincia “non è insito alcun rischio, ma solo vantaggi”.
Secondo Partito Democratico e Articolo 1, invece, “questo atto potrebbe causare danni economici al nostro Ente dal momento che si potrebbero perdere tutte le cause per irregolarità nella nomina dell’avvocato”, il cui nome – secondo una nota dell’Ordine degli Avvocati – compare nell’elenco speciale solo al servizio esclusivo del Libero consorzio comunale. Barone ha illustrato una nota del medesimo Ordine, del giugno 2018, che invece sostiene il contrario. “L’obiettivo è anche assicurare il contenimento delle spese” ha dichiarato il sindaco, accennando all’operato di “elevatissima professionalità” dell’avvocato Mezzasalma. La seduta è stata interrotta una prima volta alle 19.30 per la mancanza del numero legale. E’ ripresa un’ora dopo.
Il Pd: cappotto! Un altro ne avrebbe tratto già le conclusioni
“Ancora una disfatta per l’Amministrazione comunale che porta in Consiglio numerosi punti ma non riesce a farne approvare neanche uno”. Inizia così la nota di Pd e Articolo Uno, a margine del Consiglio comunale di ieri sera. “È finita 4 a 0, con la Giunta in stato confusionale e l’opposizione che boccia tutto e non solo. Infatti, oltre a rispedire al mittente (cioè al Sindaco) il bilancio consolidato, il regolamento e canone sulla pubblicità, il piano economico-finanziario della TARI ed un “sedicente” regolamento per volontari dei Vigili Urbani, le opposizioni riescono anche a fare approvare una mozione, presentata dal Partito Democratico, che impegna l’Amministrazione a condividere con le forze sociali e politiche tutte, l’utilizzo delle somme che arriveranno a seguito di impianti fotovoltaici realizzati nel nostro territorio. Sindaci ed amministratori di altra caratura avrebbero già tratto le dovute conclusioni”.