Polemica sulla Pro Loco, affonda la maggioranza: rivedi il Consiglio
E’ durato quattro ore il Consiglio comunale che ripropone alla città un quadro ormai chiaro da mesi: la coalizione di governo si è liquefatta. La maggioranza del sindaco Barone – che dopo la diffida da parte della Regione, ha rendicontato sull’attuazione del programma elettorale nell’ultimo anno di legislatura – è andata sotto tre volte: l’aula ha infatti bocciato l’istituzione del canone unico e di concessione dei mercati, ma anche il piano economico finanziario della Tari per l’anno 2021 e lo schema di contratto per il comodato d’uso della palestra Lorys Stival. Approvati soltanto due debiti fuori bilancio.
Con una mozione, inoltre, quattro consiglieri hanno chiesto al sindaco di revocare l’affidamento della biblioteca comunale alla Pro Loco, arrivata a poche ore dalla scadenza dei termini. A stupire il consigliere Cappello (Pd) sono le modalità con cui è arrivata l’ultima firma sul testo della convenzione: “Chiedo al sindaco se è vero che, nonostante la diffida da parte di ben quattro consiglieri comunali affinché sospendesse ogni attività diretta a dar corso al servizio di affidamento di gestione della biblioteca, si sia recato scortato da ben due vigili urbani, e relativo mezzo comunale, a casa del rappresentante legale della cosiddetta Pro Loco per la firma di documenti relativi di cui alla gestione di cui sopra indicato”.
Barone è entrato nel merito del provvedimento, confermando la versione solo in parte: “Le interlocuzioni con la società di Storia Patria non sono andate bene – ha spiegato Barone – così ci siamo affidati alla legge. Ho telefonato al presidente della Pro Loco, al quale mi lega una grande amicizia, chiedendogli di venire a firmare la convenzione. Lui non poteva. Così gli ho detto che avrei mandato non due, ma un vigile urbano, che ho accompagnato personalmente, per ottenere la firma. Non mi sembra ci siano gli estremi per un provvedimento di revoca”. La mozione, emendata da Agnello, è stata approvata con 6 voti favorevoli e 3 astenuti. Ovviamente, non è vincolante, e l’Amministrazione potrebbe scegliere di non tenerne conto. Cappello, però, ha annunciato un’azione legale.
Barone ha spiegato, rispondendo a una interrogazione di Agnello, che ieri sono iniziati i lavori per il ripristino del costone roccioso del lungomare delle Anticaglie, che nei giorni scorsi si è staccato a causa delle mareggiate. Il progetto, a carico della Regione, è costato 74 mila euro. Il sindaco, replicando sul tema Mediale, ha detto che “l’Amministrazione è per una gestione del servizio idrico in house e ci siamo mossi con l’Ati di Ragusa in tal senso. Auspichiamo di realizzare la figura del garante del contribuente, ma il personale è ridotto. E comunque c’è già il geometra Barone che se ne occupa da anni e conosce bene la casistica”.
Prima del rinvio degli ultimi punti all’ordine del giorno, Agnello si è soffermato sulla responsabilità in capo all’Amministrazione nel portare avanti gli impegni assunti verso il paese: “Oggi è emerso che l’Amministrazione non riesce più a gestire nemmeno l’ordinario. Invito il sindaco, ma lo faccio senza alcuna polemica, a valutare se sia più importante rimanere attaccati alla poltrona o mettere davanti i cittadini e dar loro la possibilità di scegliersi una nuova maggioranza”. Barone, durante la sua replica, ha definito “scandaloso” che un consigliere possa tenere un comizio in aula, ma ancor di più che ci si esprima contro “gli atti tecnici proposti dagli uffici”. Ma era già notte fonda.