Il Consiglio si schiera: “Il sindaco è solo, siamo a un binario morto”
La seduta di ieri del Consiglio comunale ha confermato che una maggioranza, una qualsiasi, non esiste. Dopo aver mosso tutte le pedine possibili, il sindaco si ritrova con appena tre consiglieri, e l’ultimo anno e mezzo di legislatura rischia di essere segnato dai numeri. In un intervento ribadito in aula da Antonella Galuppi, anche il gruppo Ripartiamo Insieme, a un anno dalla spaccatura di #SantaCroceRivive, si pone su posizioni più nette. “I voti che stasera ci accingiamo a dare in Consiglio non intendono valutare solo i punti all’ordine del giorno – ha esordito la Galuppi, dando voce anche al collega Piero Mandarà – bensì manifestare, anche, le nostre considerazioni sulla passata e, ancor più, recente attività amministrativa del sindaco Barone. Finora abbiamo fatto un’opposizione coscienziosa e propositiva, votando favorevolmente tutti quegli atti che ritenevamo fossero necessari a non produrre alcun nocumento alla collettività, sebbene, spesso presentati a sorpresa e come semplici prese d’atto. Tutto questo, però, è diventato una prassi consolidata per qualsivoglia atto, seppure non urgente, il che ci induce a contestare tale comportamento prevaricatorio e del tutto privo di rispetto nei confronti dei singoli consiglieri comunali e, di conseguenza dell’intero Consiglio, vera voce dei cittadini”.
“Risulta del tutto intollerabile – continua Galuppi – non essere informati, a priori, sulle attività amministrative che si intendono attuare, a volte con dei veri atti di forza, o peggio, apprenderle dai videogiornali, come se il Consiglio comunale fosse un’entità a sé ed i relativi consiglieri dei meri esecutori di quanto già deciso e, spessissimo, già eseguito. Per tale ragione, non essendo più disposti ad accettare nessuna forma di dittatura né di dispotismo, prendiamo le distanze da ogni attività compiuta dall’amministrazione e dal sindaco Barone che non sia stata condivisa, discussa e trattata in tempo utile, ancor prima di essere portata in Consiglio. Quanto detto è riferito a qualsiasi tipologia d’atto. In conclusione il nostro voto contrario sui punti in oggetto è dettato dalla mancanza di trasparenza e partecipazione democratica nonché dal metodo con cui il sindaco ha portato avanti la sua azione amministrativa”.
Critici anche Pd e Articolo Uno, che hanno rincarato la dose: Il Consiglio Comunale di ieri sera ha bocciato in modo netto ed inequivocabile il Sindaco e la sua giunta – si legge in una nota -. Nell’ordine sono state bocciate le delibere riguardanti il canone unico di concessione dei mercati, il piano economico-finanziario della TARI, lo schema di contratto della palestra “Loris”. Il Consiglio inoltre, ha stigmatizzato il comportamento del Primo cittadino riguardo la gestione della biblioteca impegnando, con voto palese, la giunta comunale a revocare la concessione a favore della Pro-loco sponsorizzata dal sindaco “di persona personalmente”. Una seduta consiliare insomma, che ha sancito, semmai ce ne fosse stato bisogno, la fine di una qual si voglia maggioranza a favore di Barone. Resta soltanto una cosa da fare al fine di ridare slancio e sviluppo all’azione amministrativa nel nostro Comune: le dimissioni ed il ritorno al voto. L’esperienza della sindacatura Barone è definitivamente arrivata al capolinea. Si cambi treno, capotreno, macchinista e soprattutto binario, perché quello attuale è solo un binario morto!
Da parte del consigliere Agnello, che aveva preannunciato le proprie conclusioni in aula, l’ennesimo invito alla riflessione: “Il sindaco ha perso tutti, rimanendo coi pochi fedelissimi (un consigliere civico e due consiglieri di Forza Italia): succede quando si fanno le alleanze per vincere e non per governare. Non può garantire neanche gli atti ordinari. Scelga con coscienza e senza alcuna polemica se sia più importante la poltrona o Santa Croce. I cittadini capiranno, qualunque scelta verrà fatta”. Il capogruppo di Liberi di Scegliere ha parlato anche dello schema di contratto per l’affidamento della palestra Lorys, definendolo “svantaggioso per qualunque gestore”. E di Mediale: “Attiviamo una Commissione per affrontare seriamente il problema. Sosteniamo gli utenti attivando il promesso Garante del Contribuente senza caricare ulteriormente gli uffici”.